Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 17.3.1879 a Treviglio (Bg), dove risiede in via Circonvallazione Filagno 77 e dove è proprietario di una segheria con magazzino in via Portaluppi. Si è sposato a Treviglio il 21.1.1904 con Giovanna Corti, ha 2 figli maschi, Arnaldo e Alfredo, e 2 femmine, Rachele e Annita. Nel 1928 abita in via Del Bosco 19, sempre a Treviglio. In una nota del 19.10.1903 della Sotto-prefettura di Treviglio al Prefetto di Bergamo, viene scritto che Ciocca “si atteggia a socialista dei cui principii fa attiva propaganda ed è abbonato del giornale «L’Agitazione» di cui riceve parecchi esemplari che distribuisce ai suoi correligionari. La rivista, che si pubblica a Roma, è anarchica e Ciocca è uno dei sottoscrittori. Il 12.7.1910 il Cpc segnala che Ciocca è destinatario della rivista anarchica «Il pensiero», edita a Jesi, tuttavia, secondo una nota del 6.4.1912 indirizzata alla Sotto-prefettura di Treviglio dai Cc di Treviglio, “non risulta faccia atti da dubitare pericolosa la sua tendenza verso le istituzioni che ci reggono e per quanto sia supposto anarchico non diede finora luogo a nessun rimarco da ritenerlo pericoloso. Nel partito in cui milita non è membro d’importanza e la condotta sua non è cattiva”. L’1.11.1923 la Sotto-prefettura di Treviglio spedisce alla Questura di Bergamo una relazione sulla perquisizione effettuata il 31.10.1923 in casa di Ciocca, alla presenza della figlia Rachele di 17 anni, da parte del brigadiere dei Cc Gregorio Calabrò, dell’appuntato Antonio Litto e dell’appuntato Francesco dell’Orco, su ordine verbale del commissario di Ps Guaitani: vengono sequestrati l’opuscolo “Nuovo canzoniere socialista” della Società Editrice Avanti!, una copia del 29.6.1922 di «Umanità Nova» e un ritaglio di giornale “evidentemente sovversivo” con articoli intitolati 'La maschera della giustizia' e 'L’azione antianarchica'. Ciocca nega di aver avuto rapporti con Secondo Giorni di Firenze, editore definito “neo-malthusiano”, nella cui abitazione fiorentina sottoposta a perquisizione è stato trovato uno schedario dove, tra gli altri, c’erano il suo nome e quello di Giuseppe Plateo, che risiede in via L. Lotto 10 a Bergamo. Il 30.4.1930 i Cc di Treviglio, in un rapporto alla Questura di Bergamo, ipotizzano che Ciocca fosse divenuto simpatizzante comunista, ma si è ritirato dalla vita politica e, anche per la sua età avanzata, ne propongono la radiazione. Radiato il 2.5.1930. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)