Angiolini Michele Natale


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n. busta
4
n. fascicolo
104
Primo estremo
1932
Secondo estremo
1942
Cognome
Angiolini
Nome
Michele
Altri nomi
Natale
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1900/12/24
Professione
agricoltore
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 24.12.1900 a Bedulita (Bg), dove vive in Capetrobelli, contadino, antifascista, scheda biografica. La domenica 12.6.1932, mentre si trova nell'osteria di Battista Mazzoleni a Bedulita, Angiolini commenta sarcasticamente la visita di Starace a Bergamo, dicendo che non sarebbero bastate 200.000 lire per sfamare le persone accorse a Bergamo per la visita del gerarca fascista, “maiocconi che succhiano il sangue di poveri, gente ladra che si associa per fare del male”. Rimproverato dal fascista Giovanni Mazzoleni (di Giovanni e Sidonia Moscheni, nato a Bedulita nel 1863, residente in frazione Cà Denerino), che gli intima di smetterla, Angiolini per tutta risposta, come riferisce lo stesso Mazzoleni nella sua deposizione del 24.6.1932, «adirato per il mio intervento mi disse “Giacché anche te sei d’accordo coi Fascisti comincia a pigliare queste” colpendomi con bicchiere alla testa e tempestandomi di pugni tanto da produrmi delle lesioni al capo guaribili in giorni otto». In precedenza sono annoverate a carico suo minacce e aggressioni a fascisti del luogo. Viene arrestato il 27.6.1932. La Commissione Provinciale per il confino di polizia il 23.7.1932 lo assegna a 2 anni di confino, destinazione Pisticci (Mt), perché “il medesimo ha svolta attività diretta a contrastare ed ostacolare l’azione dei poteri dello stato” ed è ritenuto “un pericolo per l’ordine nazionale”. Il 23.7.1932 Angiolini scrive una lettera alle autorità in cui dichiara di aver frequentato i fascisti e di aver partecipato alle loro squadre d’azione, ma di non aver potuto iscriversi perché i genitori erano contrari, di aver riprovato ad iscriversi nel 1924 ma i genitori hanno minacciato di mandarlo via di casa perché contrari a tessere di partito per i figli, che alle elezioni ha svolto attiva propaganda per i fascisti e, per provarlo, chiama a testimoniare vari esponenti fascisti locali, giurando di non essere bolscevico ma fascista. Tre giorni dopo presenta ricorso contro il provvedimento di assegnazione al confino politico. Il 16.11.1932 la Questura di Bergamo comunica ai Cc di Almenno S. Salvatore il proscioglimento dal confino per atto di clemenza di Mussolini e ordina attenta sorveglianza, che dura fino al 1938. Dopo il proscioglimento sembra aver dato prova di ‘ravvedimento’, ma viene incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze e vigilato. Nel fascicolo è conservato il foglio dactiloscopico con le sue impronte digitali, oltre ad una fotografia personale e a quella segnaletica. Cpc, b. 140, 1932-1942, scheda biografica; ACS, Confino politico, b. 29, fasc. 382; Antifascisti nel Cpc, vol. 1, p. 222. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Angiolini Carlo (padre)
Nato nel 1863, negoziante pizzicagnolo
Personeni Lucia (madre)
Angiolini Francesco (fratello)
Nato a Bedulita il 21.4.1895
Angiolini Francesca (sorella)
Nata a Bedulita il 15.10.1897
Angiolini Margherita (sorella)
Nata a Bedulita nel 1898
Angiolini Pierina (sorella)
Nata a Bedulita il 15.6.1899
Angiolini Maria (sorella)
Nata a Bedulita nel 1900
Angiolini Anna (sorella)
Nata a Bedulita nel 1903
Luoghi di residenza
Bedulita Lombardia Italia (1900 - )
Fatti notevoli
1932 - 1932
Secondo la dichiarazione del testimone Mazzoleni, domenica 12.6.1932 nell’osteria di Battista Mazzoleni a Bedulita sente Angiolini commentare sarcasticamente la visita a Bergamo dell'onorevole Starace: Angiolini avrebbe affermato che per i circa 60.000 partecipanti alla manifestazione "sarebbero bastate 200.000 lire per dare a mangiare a quei ‘Maiocconi’ che succhiano il sangue di poveri, gente ladra che si associa per fare del male". A quel punto Mazzoleni intima ad Angiolini di smetterla dando un colpo di bastone sul tavolo, ma «costui adirato per il mio intervento mi disse “Giacchè anche te sei d’accordo coi Fascisti comincia a pigliare queste colpendomi con [un] bicchiere alla testa e tempestandomi di pugni tanto da produrmi delle lesioni al capo guaribili in giorni otto».
Sanzioni subite
confino politico (1932/07/23 - 1932/11/16)
Condanna a due anni di confino politico a Peschici, condonati nel novembre 1932.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
foto segnaletica polizia fotografie private corrispondenza (Lettera autografa di tre pagine manoscritte dell'Angiolini datata 23 luglio 1932 e indirizzata a “Ill.mi Signori della Corte” )
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 140, Fascicolo
(ACS, C) Archivio centrale dello Stato (Roma), Confino politico
Busta 29, Fascicolo 382
Riferimenti bibliografici
Antifascisti Cpc 1998, vol. 1
riferimento p. 222