Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Castelleone (Cr) il 13.7.1893, contadino giornaliero, nullatenente, socialista. Dalle carte presenti nel fascicolo a lui dedicato dalla Prefettura di Cremona, ora conservato presso l’Archivio di Stato di Cremona, risulta che Bignami da Castelleone si trasferisce prima a Crema (Cr), poi a Lodi e poi dal 1911 a Fiesco (Cr), dove il 20.3.1922 si sposa con Annunciata Rossi. Nel 1917 è stato condannato per diserzione nel contesto della prima guerra mondiale. A tutto il 1927 aveva avuto tre figli: Pierina (n.1922), Pasquina (n. 1924) e un bambino di pochi mesi. Il 3.5.1925 viene arrestato dai Cc di Romanengo (Cr) e denunciato per reati contro i poteri dello Stato e per resistenza e violenza ai Cc per avere, il giorno precedente (con Stefano Congressi fu Francesco di Castelleone), a Fiesco (Cr) nella trattoria del Cavallino, inveito contro l'esercente gridando: ”Viva la Russia, viva Lenin, faremo le barricate ai fascisti e poi butteremo all’aria lo Stato e Mussolini pure”. Soggiungendo poi che qualche sera avrebbe dato la caccia ai fascisti. Durante la traduzione da Fiesco a Romanengo i due tentano di evadere gettandosi in un fosso laterale. Dal novembre 1926 lavora come mandriano a Caravaggio (Bg), manifesta idee popolari, è dedito all'alcool ed è di carattere rissoso. In un rapporto su di lui proveniente dalla Questura di Cremona, si afferma che nei 15 anni trascorsi a Fiesco ha dato prova di essere “accanito sovversivo”. Dal 1928 ritorna a Castelleone. Radiato il 9.6.1933. Nel 1935 viene ammonito dalla Commissione Provinciale per il confino di polizia di Cremona. Morto a Paullo (Mi) il 22.2.1953. (R. Vittori)