Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Maser (Tv), il 21.4.1888, anarchico. Trasferitosi a Bergamo in età imprecisata con la famiglia, frequenta la scuola fino alla 3a elementare. Inizialmente lavora presso le Ferrovie dello Stato. Nell'autunno del 1914 aderisce al Gruppo Libertario Bergamasco, organo locale dell'UAI, frequentandone assiduamente i componenti principali, Luigi Caglioni (b. 21), Gaetano Ghirardi (b. 47), Egidio Corti (b. 33) e altri, con i quali svolge propaganda anarchica. Il 17.1.1916 il Tribunale di Bergamo lo condanna a 1 anno e 3 mesi di reclusione per lesioni. Lo stesso anno viene licenziato dalle Ferrovie dello Stato per cattiva condotta. In seguito a ciò, apre a Bergamo una piccola officina meccanica di riparazioni di bici, moto, auto e risiede a Bergamo in via G. Camozzi 26. Sottoscrive spesso per la stampa anarchica ed è tra gli abbonati del periodico anarchico «Fede». La Questura di Bergamo lo ritiene pericoloso in caso di moti e di agitazioni popolari. Celibe, vive con la madre. La notte del 22.8.1926 in via Foro Boario pronuncia frasi offensive contro Mussolini. Arrestato la sera del 23.8.1926, viene denunciato e il 26.8.1926 viene aperta la sua scheda biografica. Per gli insulti a Mussolini la sentenza della Pretura di Bergamo viene emessa solo il 2.3.1927 con la sua condanna a 6 mesi di carcere e 600 lire di multa. Il 14.5.1927 viene ammonito come pericoloso per l’ordine nazionale, ma il provvedimento viene sospeso nel gennaio 1928. Nel novembre 1928 abita in via Bancolegno 4 ed ha un’officina meccanica in un locale sottostante la sua abitazione, mentre nel giugno 1934 risiede in via Clara Maffeis 3. Nel marzo 1935 vive sempre a Bergamo, è celibe e lavora come meccanico in un’officina in via San Benedetto 3 ed è domiciliato in via N. Sauro 7 presso la Trattoria Mamma Grande. Nel luglio 1935 lascia Bergamo e il 23.7.1935 il brigadiere Calanca informa il questore che Colla “da vari giorni si è allontanato da Bergamo in cerca di lavoro. Egli non è pericoloso. Il documento di cui è in possesso è autentico”. Trova lavoro a Modena come capo officina presso la Ditta Pastorino - Impresa Nettezza Urbana. Il 28.7.1935 trasferisce formalmente il proprio domicilio da Bergamo a Modena. Nel fascicolo sono conservati una sua fotografia in doppia posa e i fogli dactiloscopici con le impronte digitali. Cpc, b. 1406, scheda biografica, 1926-1940. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)