Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Parre (Bg) il 9.2.1907, muratore, sospetto politico, sposato con 5 figli, ha frequentato la terza elementare. L'Ufficio Politico della 14^ Legione della Mvsn, dopo accurate indagini, accerta che verso le 20.30 del 9.4.1938, sulla strada Nossa-Parre alcune persone avevano cantato 'Bandiera rossa' e gridato frasi inneggianti alla Russia bolscevica. Nonostante "la più assoluta omertà che regna in quella località”, i responsabili vengono individuati in Giuseppe Bigoni e in suo zio Luigi Bigoni, manovale, detto Fachetì, entrambi di Parre. I passi successivi sono condotti dai Cc di Clusone (Bg), che si avvalgono della testimonianza di Renato Togni di Parre, il quale ha sentito le grida e crede di aver riconosciuto le voci dei due Bigoni, nipote e zio. Questi, fermati e interrogati, confermano di essere stati insieme quella sera a Nossa, dove si erano recati per riscuotere un credito per un lavoro svolto e di essere stati in due locali pubblici del paese, ma negano di aver cantato 'Bandiera rossa'. Il 17.5.1939 i due vengono assolti dalla Pretura di Clusone. Nel novembre 1940 Bigoni lavora per l'impresa Ramazzotti a Brunico, mentre i Cc di Clusone il 6.11.1940 ne propongono la radiazione, che avviene subito dopo. (R. Vittori)