Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calcio (Bg) il 4.10.1897, venditore ambulante di stampati e mercerie, mutilato della gamba destra per un infortunio sul lavoro. Ritenuto sovversivo perché, come scrivono i Cc di Milano alla Questura di Torino il 30.8.1933, “fu fortemente sospettato, come sovversivo, dal 1920 al 1925, epoca in cui, quand’era in preda ai fumi del vino, non mancava di sparlare del fascismo e dei fascisti”. Convive con Giuseppina Rangitelli (di Brescia, n. 1908), dalla quale ha avuto 5 figli: Pietro (n. 1924), Angelo (n. 1930), Giulio (n. 1932), Giulia (n. 1933), Luigi (n. 1934). A suo carico vive anche la madre, che percepisce una pensione mensile per un figlio morto in guerra. Si trasferisce a Torino in via Montenero 7 e dal maggio 1931 a Cologno Monzese (Mi), da dove viene rimpatriato a Calcio con foglio di via obbligatorio il 4.7.1934. Non è iscritto al Pnf, ma nel 1936 non si interessa di politica. Radiato nel 1936. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)