Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Verdello (Bg) il 21.9.1904, antifascista, emigra in Belgio, poi dal luglio 1930 in Francia, muratore, comunista. Agli inizi del 1935, quando risiede a S.te Geneviève des Bois, rue de la Concorde 54, viene espulso dalla polizia francese che gli ritira la carta d’identità, forse perché sprovvisto di contratto di lavoro. Si rivolge allora al Consolato generale italiano di Parigi dove, per poter rientrare in Italia, chiede il passaporto, che gli viene rilasciato il 4.2.1935. Rientra a Verdello l’11.2.1935 insieme alla francese Germaine Louise Eugenie Geslot, nata il 22.2.1902, cuoca, che presenta come sua fidanzata e che sposa nel maggio successivo. Già il 18.3.1935 trova lavoro come operaio metallurgico alla Falck di Sesto San Giovanni (Mi), alloggiando inizialmente presso una trattoria di via XXIV maggio 28, poi in via Manzoni 25 e in seguito in via Verdi 9, mentre la moglie rimane a Verdello, dove Chiodi rientra quasi giornalmente al termine del lavoro. Dal 9.8.1937 lavora nell’impresa edile Sesana di Merate. Il 24.10.1938 si trasferisce a Milano Greco in via Comune Antico 11. Radiato nel 1942. Nel fascicolo sono conservate due sue fotografie di epoche diverse, una delle quali del 1935 in doppia copia. Cpc, b. 1307, 1930-1942. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)