Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 24.6.1881, abita in città in via Sant' Alessandro 71. Dottore in chimica, professore e insegnante alle scuole industriali (Esperia), è sposato con la nobile Teresa Zineroni (fu Gaspare, nata nel 1882 e possidente), dalla quale ha 6 figli. Iscritto alla disciolta loggia massonica ‘Pontida’ di Bergamo. In seguito all’attentato di Tito Zaniboni contro Mussolini, avvenuto il giorno prima, il 5.11.1925 viene arrestato per misure di Ps insieme a numerosi altri antifascisti bergamaschi e passato alle carceri di Sant' Agata. Nel 1926 ricopre la carica di Commissario dell’Associazione Esploratori Nazionali in Bergamo, con sede in via Sant' Alessandro 49. Tuttavia, secondo una nota della Questura di Bergamo dell'aprile 1927, risulta dimissionario dall'associazione. Non è iscritto al Pnf, il 9.6.1933 non viene dichiarato idoneo ad essere radiato dal novero dei sovversivi, ma poche settimane dopo, il 31.7.1933, si iscrive al partito fascista. La guardia scelta Salvatore Santonocito della Questura di Bergamo ritiene che Bizioli abbia dato prova di ravvedimento e ne propone la radiazione. Radiato il 29.11.1934. Nel 1936 risulta sindaco supplente della Banca Industriale di Bergamo, costituita il 4.12.1925 con sede in Piazza Dante, con Antonio Pesenti quale Presidente del Consiglio d’Amministrazione e Carlo Vitali vice-presidente. Nel dicembre 1939 Bizioli e Ciro Caversazzi (1865-1947), in qualità di liquidatori della ‘Lega per l’Educazione del Popolo’, fondata dallo stesso Caversazzi il 22.3.1891 per favorire una più diffusa istruzione elementare, effettuano una donazione di 20.000 lire al R. Istituto Tecnico Industriale ‘P. Paleocapa’ di Bergamo. Nel 1954 Bizioli scrive il necrologio per l’amico e collega Giovanni Rota, chimico valtellinese. Muore a Bergamo il 26.3.1961. Nel fascicolo è presente una sua fotografia. (G. Mangini, R. Vittori)