Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandellino (Bg) il 30.12.1905, con la famiglia d’origine si trasferisce da bambino a Clusone (Bg), minatore, sospetto politico. Si sposa a Rovetta (Bg) il 22.8.1936 con Caterina Savoldelli (n. 1912 a Clusone, dove lavora come filatrice), dalla quale ha avuto un figlio, morto precocemente a 10 mesi nell’agosto 1937. Mentre si trova ad Agliano (At) per lavoro, il 7.4.1938 viene denunciato da due operai al locale segretario politico fascista, secondo i quali nell’ottobre 1937 Cedroni avrebbe pronunciato “frasi antinazionali”. Le indagini condotte in proposito dalla Questura di Asti non portano prove a sostegno della denuncia, ma Cedroni viene comunque diffidato il 20.4.1938 e lo stesso giorno, con foglio di via obbligatorio, rispedito a Clusone e presentarsi entro due giorni al podestà locale. Alla fine del 1938 viene ricoverato al sanatorio di Groppino (Bg) per curare la sua tubercolosi. Nel marzo 1939 il maresciallo Giuseppe Amato dei Cc di Clusone si dichiara favorevole alla sua radiazione dall’elenco dei sovversivi, ma nel fascicolo non c’è la documentazione formale del provvedimento. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)