Profilo sintetico riassuntivo
Nata a Nembro (Bg), secondo le carte di polizia il 5.8.1893, ma all'anagrafe di Nembro è registrata come nata il 5.3.1892. Figlia di un casellante della ferrovia della Valle Seriana, sposata Fusi, è domiciliata a Bergamo in via della Milizia 66. Nel giugno 1927 si trova in carcere in attesa di giudizio come complice per un furto commesso dal marito. Una nota della Questura di Bergamo redatta il 20.3.1928 dalla guardia scelta Sante Iacobazzi descrive la Cattaneo come “prostituta clandestina” e come borseggiatrice, mentre, dal punto di vista politico, “dal tempo che trovasi in Bergamo non ha mai dato luogo a rimarchi, o perlomeno non consta che abbia manifestato idee sovversive, solamente il 1 giugno 1927, mentre la Cattaneo trovavasi detenuta in queste locali carceri per complicità in un furto commesso dal di lei marito, pronunciò parole offensive all’indirizzo di S.E. il Capo del Governo, e cantò canti sediziosi unitamente ad altre prostitute detenute”. Il Tribunale di Bergamo il 10.8.1927 la condanna a 7 mesi di detenzione per bancarotta. Contro tale condanna la Cattaneo presenta ricorso, accolto dalla Procura il 14.3.1928. Tuttavia, nonostante questo, le carte conservate nel suo fascicolo riportano che il 15.10.1928 la Procura di Bergamo richiede il suo arresto per farle scontare i 7 mesi di detenzione che le sono stati inflitti il 10.8.1927. L’arresto avviene il 2.11.1928. Nel 1930 la Questura non ritiene che ci siano le premesse per la sua radiazione dall’elenco dei sovversivi. Il 13.6.1933, però, è ancora la guardia scelta Sante Iacobazzi a redigere una nota informativa per il questore, nella quale scrive che Cattaneo “politicamente non ha mai dato luogo a rimarchi anzi non sa distinguere cos’è una fede politica. Non è iscritta al Pnf a verso il quale è indifferente completamente anche perché non comprende le finalità del Fascismo. Pertanto si propone per la sua radiazione dallo schedario di gabinetto”. Nel giugno 1933 risiede in via San Giovanni 10. Radiata il 14.6.1933. Non ci sono altri documenti. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)