Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte San Pietro (Bg) il 13.7.1898, antifascista, operaio. Il 4.1.1922 si sposa a Grumello al Piano (Bg) Severina Teresa Brivio e nello stesso anno si trasferisce in Francia, dove rimane fino al 1935. Rientrato in Italia, lavora come operaio alle Ferriere e Acciaierie Lombarde di Sesto San Giovanni (Mi). La notte tra il 29 e il 30.3.1937 sulla facciata esterna dello stabile di via Garibaldi 3 a Ponte San Pietro compare la frase “abbasso il Duce” scritta con matita blu su un manifesto con lo slogan di Mussolini “Se avanzo seguitemi – Se indietreggio uccidetemi – Se muoio vendicatemi”. Al mattino la scritta viene cancellata. Il 13.4.1937 l’Ufficio Politico della Mvsn di Bergamo, a firma del console Giovanni Gallo, si rivolge ai Cc per denunciare l’accaduto, suggerendo il nome di Bonacina, noto antifascista, come responsabile. Il 23.4.1937, dopo una breve inchiesta, i Cc segnalano il fatto alla Questura ma ritengono questa pista infondata e propendono per un gesto “eseguito da qualche spiritoso”. In effetti, Bonacina risiede a Sesto San Giovanni ma in quel periodo è a Ponte San Pietro in visita ai genitori, ma dal 4.3.1926 è a Grumello al Piano (Bg) e dunque non può essere l’autore della scritta. Tuttavia viene comunque sottoposto a vigilanza e al controllo della corrispondenza. I Cc di Ponte il 31.5.1937 informano che Bonacina vive a Sesto e che ha visitato i genitori nelle feste di Pasqua, ma poi non è più tornato a Ponte San Pietro dove, come scrive il comandante della stazione locale dei Cc Mario Falavena, “è inviso per il suo carattere prepotente e un tempo notoriamente antifascista”. In seguito si trasferisce a Milano e il questore locale il 12.1.1941 informa che Bonacina lavora presso la ditta Carburatori Nemmista in viale Lombardia 39 e abita in via G. Giusti 3 ed è vigilato. Per parte sua il questore di Bergamo, Pumo, il 3.6.1941 scrive alla Questura di Milano informando che Bonacina ha dei precedenti quale antifascista e che nei suoi confronti si applica la verifica della corrispondenza. Il Commissariato di Ps di Sesto San Giovanni informa la Questura di Bergamo che Bonacina è morto a Desio (Mi) il 24.10.1942. Radiato nel 1944 (R. Vittori)