Bonacina Francesco Carlo Alessandro

n. busta
15
n. fascicolo
470
Primo estremo
1937
Secondo estremo
1944
Cognome
Bonacina
Nome
Francesco
Altri nomi
Carlo Alessandro
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1898/07/13
Luogo di morte
Desio (Mi)
Data di morte
1942/10/24
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte San Pietro (Bg) il 13.7.1898, antifascista, operaio. Il 4.1.1922 si sposa a Grumello al Piano (Bg) Severina Teresa Brivio e nello stesso anno si trasferisce in Francia, dove rimane fino al 1935. Rientrato in Italia, lavora come operaio alle Ferriere e Acciaierie Lombarde di Sesto San Giovanni (Mi). La notte tra il 29 e il 30.3.1937 sulla facciata esterna dello stabile di via Garibaldi 3 a Ponte San Pietro compare la frase “abbasso il Duce” scritta con matita blu su un manifesto con lo slogan di Mussolini “Se avanzo seguitemi – Se indietreggio uccidetemi – Se muoio vendicatemi”. Al mattino la scritta viene cancellata. Il 13.4.1937 l’Ufficio Politico della Mvsn di Bergamo, a firma del console Giovanni Gallo, si rivolge ai Cc per denunciare l’accaduto, suggerendo il nome di Bonacina, noto antifascista, come responsabile. Il 23.4.1937, dopo una breve inchiesta, i Cc segnalano il fatto alla Questura ma ritengono questa pista infondata e propendono per un gesto “eseguito da qualche spiritoso”. In effetti, Bonacina risiede a Sesto San Giovanni ma in quel periodo è a Ponte San Pietro in visita ai genitori, ma dal 4.3.1926 è a Grumello al Piano (Bg) e dunque non può essere l’autore della scritta. Tuttavia viene comunque sottoposto a vigilanza e al controllo della corrispondenza. I Cc di Ponte il 31.5.1937 informano che Bonacina vive a Sesto e che ha visitato i genitori nelle feste di Pasqua, ma poi non è più tornato a Ponte San Pietro dove, come scrive il comandante della stazione locale dei Cc Mario Falavena, “è inviso per il suo carattere prepotente e un tempo notoriamente antifascista”. In seguito si trasferisce a Milano e il questore locale il 12.1.1941 informa che Bonacina lavora presso la ditta Carburatori Nemmista in viale Lombardia 39 e abita in via G. Giusti 3 ed è vigilato. Per parte sua il questore di Bergamo, Pumo, il 3.6.1941 scrive alla Questura di Milano informando che Bonacina ha dei precedenti quale antifascista e che nei suoi confronti si applica la verifica della corrispondenza. Il Commissariato di Ps di Sesto San Giovanni informa la Questura di Bergamo che Bonacina è morto a Desio (Mi) il 24.10.1942. Radiato nel 1944 (R. Vittori)
Familiari
Bonacina Samuele (padre)
Vellati Ildegonda (madre)
Brivio Severina Teresa (moglie)
Sposata a Grumello al Piano il 4.1.1922.
Luoghi di residenza
Ponte San Pietro Lombardia Italia (1898 - 1922) Francia (1922 - 1935) Sesto San Giovanni Lombardia Italia (1935 - ) Milano Lombardia Italia via Giusti 3
Fatti notevoli
1937/03/30
Viene accusato di essere l'autore di una scritta contro Mussolini su un muro di Ponte San Pietro.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1944