Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Clusone (Bg) il 13.12.1902, antifascista, carrettiere venditore ambulante di verdure e commestibili. Emigra con la famiglia a Sesto Godano (Sp) nel 1914. Sposato con due figli, risiede a Castiglione Chiavarese (Sp). Il 27.4.1933 a Varese Ligure (Sp) dà luogo ad una ‘manifestazione sediziosa’, non specificata nei documenti conservati nel fascicolo e che non viene denunciata all’autorità giudiziaria per mancata autorizzazione ministeriale. La Prefettura di La Spezia il 19.5.1933 informa le Prefetture di Genova e di Bergamo che il 27.4.1934 alle ore 21,30 in un’osteria della frazione Tavarone di Maissana (Sp), il fiduciario della locale sezione fascista con altri amici intona l’inno ‘Giovinezza’, ma viene interrotto da Bonadei, spalleggiato dai fratelli Galli, contadini e antifascisti di Maissana, Giovanni (n. 1884) e Nicola (n. 1882), gridando “Giovinezza non si canta” e intonando ‘Bandiera rossa’. Il Ministero dell’Interno prescrive Bonadei la denuncia di Bonadei alla Commissione Provinciale di La Spezia e la condanna al confino. Il 7.6.1933 la Commissione Provinciale ammonisce i fratelli Gallo e condanna a 3 anni di confino politico a Ponza quale “ elemento pericoloso per l’ordine nazionale dello Stato”, ridotti a 2 anni in appello. In seguito viene trasferito ad Aprigliano (Cs). Prosciolto il 31.3.1934 in occasione delle feste pasquali, lascia Aprigliano e rientra a Castiglione Chiavarese il 5.4.1934, in seguito risiede a Sestri Levante (Ge), dove viene segnalato nel 1941 e dove continua ad essere vigilato. Cpc, b. 709, 1933-1941, scheda biografica. (R. Vittori)