Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Zogno (Bg) il 13.11.1896, residente a San Giovanni Bianco (Bg) in via Carlo Ceresa n. 382, celibe, medico veterinario, fascista. Il 6.11.1926 il prefetto di Bergamo indirizza una lettera al podestà di San Giovanni Bianco, nella quale lo esorta “a diffidare formalmente a verbale codesto veterinario consorziale Carobbio Dott. Egidio a desistere da ogni azione ed opera di sobillazione dei fascisti e dissidenti di Zogno, Villa d’Almè e paesi vicini”. Nel fascicolo non sono conservati documenti che chiariscano i fatti e il contesto di tali indicazioni prefettizie. Radiato nel 1930. Tuttavia, nell'archivio Bortolo Belotti conservato presso la biblioteca civica di Zogno, è presente un piccolo fondo 'Egidio Carobbio', che contiene un "curriculum vitae globale" di Carobbio da lui stesso compilato l'1.8.1970, dal quale sono tratte le notizie biografiche che seguono. Dopo gli studi classici, compiuti a Torino e a Bergamo presso istituti religiosi, si laurea in veterinaria. Nel novembre 1915 inizia il corso allievi ufficiali di complemento presso l'Accademia Militare di Modena. Ottenuto il grado di sottotenente il 15.7.1916, viene inquadrato prima nel 78° Reggimento di Fanteria, poi nella Brigata Tortona. Combatte sul fronte dell'Isonzo e il 25.2.1917 ottiene il grado di tenente. Cade prigioniero il 28.5.1917 sul Monte Santo e viene internato a Mauthausen (Alta Austria) e a Hemixggum (Boemia). Dopo un tentativo di fuga fallito dal campo boemo, riesce a fuggire il 29.10.1918 e rientra in Italia il 6.11.1918. Dopo il rituale processo svolto nei confronti di tutti gli ex prigionieri, viene inviato al campo di prigionia di Cala Galera (Ca) in Sardegna al fine di interrogare i prigionieri italiani rientrati dalla Germania. Sempre in vesti militari viene inviato in Friuli per provvedere alla sistemazione dei profughi civili e poi a Imola e Taranto con funzioni di polizia per reprimere "e contenere il sovversivismo dilagante". Viene congedato l'8.6.1921. Nell'immediato primo dopoguerra aderisce ai fasci di combattimento "per un istintivo senso di disciplina e di dovere civico" e partecipa alle manifestazioni fasciste sia a Milano, ove frequenta l'università, sia a Bergamo. In seguito riceve la qualifica di "squadrista". Già segretario e commissario del fascio, ispettore di zona, il 17.9.1926 viene espulso dal Pnf per essersi opposto "alle direttive di un alto gerarca e di una faziosa cricca". Dopo 3 anni viene richiamato d'autorità a far parte del Direttorio provinciale del Pnf, quale rappresentante degli ex combattenti. L'1.1.1930 riceve il grado di capitano. Nel 1932 si iscrive alla Mvsn e partecipa alla guerra d'Etiopia del 1935-36 come centurione della Prima Compagnia della 114a legione di Bergamo della Mvsn. L'1.1.1940 riceve il grado di maggiore veterinario. Tra il 1937 e il 1941 è anche insegnante di cultura militare presso la scuola pareggiata di Valnegra. Nel novembre 1943 si iscrive al Partito Fascista Repubblicano "per un atto di dignitosa coerenza", ma respinge l'assunzione di ogni carica "per lo sbandamento ed il tradimento di troppi ex". Alla fine della seconda guerra mondiale viene arrestato e processato presso la Corte d'Assise di Bergamo "per collaborazionismo e calunnia alla magistratura" (luglio 1945). Subisce una condanna a 10 anni di detenzione come collaborazionista e a 6 mesi per offese al pretore di Zogno, ma la Corte di Cassazione di Milano lo assolve dal reato di calunnia. Dopo 3 mesi di carcere viene trasferito in ospedale, dove rimane per 2 anni, come lui stesso rivela, a causa delle "precarie condizioni di salute e tacite protezioni di autorità". Viene scarcerato per effetto dell'amnistia varata dal ministro della Giustizia Togliatti. Alle elezioni del 25.5.1958 per il Senato si presenta come candidato per il MSI nel collegio di Clusone, non viene eletto ma ottiene 2.315 voti, pari all’1.97%, classificandosi sesto tra i candidati Viene eletto Pietro Bellora, della DC, con 79.100 voti, pari al 67,36%. Nella stessa elezione si presenta anche Rivo Luzio Nario Ghibesi per il PCI, ottenendo 9.328 voti, terzo classificato dopo il candidato socialista Averardo Bianucci, che ottiene 10.471 voti, pari al’8,92%.Esercita la professione di veterinario fino al 1968, mentre come militare termina la sua carriera col grado di colonnello di fanteria, ricevuto il 22.11.1969. Fondatore e direttore del giornale «Il Volontario di guerra», scrive anche due libri: "Con i "Lupi' del 78 Fanteria alla conquista del monte Sabotino e del Veliki e Faiti" (1971) e "Il battaglione CC:NN 'Bergamo' CXIV-XIV - Documentazione storica" (1975). Morto a Zogno il 15.7.1979. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)