Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Villa d’Adda (Bg) il 2.11.1879, muratore, residente a Basilea, morto a Saint Quentin in Francia (mentre la moglie risiedeva a Zurigo, Haldenstrasse 157) il 28.5.1930, anarchico. Emigra da Villa d’Adda nel 1896, quando ha 17 anni. Ha una figlia, Lucia Berta Carozzi, nata il 21.9.1898, che risiede a Villa d’Adda. Si sposa il 23.2.1899 nei pressi di Basilea con Berta Lucia Siegfried. Nel 1905 è muratore a Basilea nell’impresa Ing. Mineri e risiede a S. Johann Vorstadt 72. Rientra periodicamente a Villa d’Adda portando con sé materiale anarchico stampato in Svizzera. Nella primavera del 1905 avrebbe deciso di rientrare in Italia “manifestando propositi delittuosi”. Come riferisce il 23.5.1905 il Ministero Pubblico Federale alla R. Legazione italiana di Berna a proposito di Carozzi, la polizia di Basilea “piuttosto che anarchico pericoloso, lo ritiene uno scostumato fanfarone”. I Cc di Bergamo il 7.10.1908 segnalano alla Prefettura che Carozzi si trova ancora a Basilea. Il 12.7.1909 gli stessi Cc di Bergamo, in un rapporto al prefetto in risposta ad una richiesta di informazioni del 4.7.1909, forniscono informazioni confuse ed erronee, dato che scrivono di un Enrico Antonio Carozzi nato nel 1884 aggiungendo che “quello che professa principi anarchici è il fratello maggiore d’anni 30 a nome Antonio ed è appunto per errata trascrizione di nome sull’elenco pervenuto col foglio 418 del giugno u.s. che si diede le informazioni cattive, siccome sul detto elenco citava Antonio”. La Prefettura già il giorno dopo, 13.7.1909, chiede di chiarire in modo univoco le informazioni ricevute dai Cc e questi, il 18.7.1909, inoltrano alla Prefettura un ulteriore e più preciso rapporto, in cui riferiscono appunto di Ercole Antonio Carozzi, nato a Villa d’Adda il 2.11.1879, “residente da parecchi anni all’estero, il medesimo risulta dedito alle truffe, per le quali ebbe a riportare parecchie condanne. Politicamente professa idee anarchiche nonché risulta renitente alla leva”. In effetti, benché in un primo momento dichiarato renitente perché residente all’estero, rientra in Italia e presta servizio militare durante la guerra, tornando di nuovo in Svizzera nel 1919.
Il 22.10.1925 il prefetto di Bergamo Piomarta impartisce ai Cc un ordine di servizio (n. 3254) che contiene un elenco di 14 ‘sovversivi’ per i quali “disporre ricerche per rintraccio perquisizione caso rientrassero o fosse rientrato Regno seguenti sovversivi ritenuti pericolosi”, tra i quali compare il nome di Carozzi. (cfr. mie foto), che viene iscritto in RF nel febbraio 1926. Nel febbraio 1939 la figlia Berta Lucia, che risiede a Villa d’Adda, comunica ai Cc di aver saputo dalla madre (residente a Zurigo in Haldenstrasse 3) che il padre è morto in Francia il 29 maggio del 1931 o 1932, anche se l’atto di morte, a tutto il febbraio 1939, non era ancora stato trasmesso al Comune di Villa d’Adda. In un secondo momento, l’11.5.1939, il Cpc informa il prefetto di Bergamo che Carozzi risulta morto a Saint Quentin in Francia il 28.5.1931 e che la vedova è in possesso del relativo certificato di morte, del quale però non intende disfarsi. Nel fascicolo è contenuta una sua fotografia in doppia posa realizzata il 21.11.1904. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)