Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Albino (Bg) il 23.4.1896. Emigra in Francia il 3.4.1913. I Cc di Bergamo, in un’informativa alla Questura di Bergamo del 2.3.1932, riferiscono che Carrara “sebbene partito in giovane età, era di temperamento vivace ed allora manifestava la sua fiera opposizione alla guerra libica”. Nel 1914 si arruola nel 1° Reggimento straniero, nel 1915 viene richiamato alle armi in Italia. Non mantiene rapporti con i parenti ad Albino, scrive di rado ad uno zio, Giuseppe Carrara, per anni messo comunale di Albino. E’ appunto lo zio che, annotano sempre i Cc, ad affermare che il nipote “è un donnaiolo e che spreca il denaro con donne di malaffare”. L’ultima lettera è dell’aprile 1931 e indicava come recapito Neuilly Plaisance (Seine-et-Oise), rue du Bois d’Anon 26 bis. Nello stesso anno viene segnalato come “simpatizzante comunista” da uno degli informatori della polizia fascista. Il 15.1.1932 il Ministero dell’Interno informa il prefetto di Bergamo che Carrara abita a Parigi in rue de Savoie 6, lavora come tornitore presso un’officina di rue Vergniaud 11 e convive con la sua amante, Jeanne Brossier (nata il 18.3.1895), impiegata come amministratrice presso la Citroen dell’officina Javel, ma iscritta “come meretrice” nei registri della polizia parigina. Nelle righe conclusive dell’informativa ministeriale rivolta alla Prefettura di Bergamo, viene scritto: “Si resta in attesa di ulteriori informazioni sul conto del suddetto e si rammenta che non dovrà essere eseguito alcun controllo all’estero”. Il 15.7.1933 il Ministero dell’Interno trasmette al prefetto di Bergamo una misteriosa comunicazione. Il 3.12.1933 il Ministero dell’Interno informa il prefetto di Bergamo che, sempre sulla base di informazioni confidenziali, Carrara ha da tempo inoltrato domanda per la cittadinanza francese, ma tale domanda è stata rifiutata. Anche in questo caso, in conclusione dell’informativa, il Ministero scrive che “Si fa presente che le notizie relative a Carrara Adelchi non (dicesi non) debbono essere controllate né comunicate all’estero”. Il 30.12.1937 l’Ambasciata italiana a Parigi comunica al Cpc, che ne informa la Questura di Bergamo il 9.1.1938, che Carrara lavora a Parigi presso l’officina meccanica ‘La Precision’ in rue Vergniaud 11, che è comunista, “ma finora non si è messo in particolare evidenza con la sua condotta politica”. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia copia tratta da un documento identificativo. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)