Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Pradalunga (Bg) l'8.4.1896, fornaio, sospetto politico. L’1.1.1941 in un locale pubblico della frazione Cornale di Pradalunga (Bg), secondo la ricostruzione fatta il 5.1.1941 dai Cc di Albino (Bg) è inviata alla Prefettura, alla Questura e al comando dei Cc di Bergamo, Carrara ubriaco “faceva apprezzamenti critici contro situazione economica attuale con inopportuni confronti con quella francese”. Queste le parole: “In Francia si beveva vino e birra, in Italia si deve bere l’acqua. In Francia si mangiava e si beveva e qui si deve soffrire la fame”. Nel loro rapporto i Cc riferiscono che “l’Arma di Albino su tardiva denunzia pervenutale ha proceduto ieri 4 corrente al fermo del Carrara che risulta fascista e ammogliato con cinque figli”. In effetti Carrara è iscritto al Pnf dall’1.1.1923. Emigrato in Francia per lavoro nel maggio 1929, rientra in Italia nel dicembre 1934 e torna in Francia dal gennaio 1935 al maggio 1940. Al rientro trova lavoro nello stabilimento ‘Italcementi’ di Albino, ma nel corso del 1941 ha un contratto per sole 24 ore settimanali. La Prefettura di Bergamo il 9.1.1941 inoltra un breve rapporto alla Direzione Generale della PS, Divisione AGR del Ministero dell’Interno, che contiene la ricostruzione dell’accaduto e la richiesta di istruzioni su come procedere: “si resta in attesa di conoscere le determinazioni di codesto Ministero, informando che il ripetuto Carrara trovasi in atto ristretto nelle locali Carceri Giudiziarie”. Il 24.1.1941 è diffidato in Questura dal Commissario di Ps Francesco Giongo. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)