Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 17.8.1903, sacerdote. Antifascista, curato di Cologno al Serio (Bg) e coadiutore di don Locatelli. E' conferenziere dell'Azione Cattolica. Il 11.12.1938 durante la predica della messa delle 8 parla della ‘buona stampa’ e, dopo aver parlato dei mali determinati dalla ‘cattiva stampa’, parla di quella ‘buona’, riferendosi in modo esplicito al quotidiano cattolico «L’Eco di Bergamo» e sostenendo che tutti i buoni cristiani dovrebbero aiutare e sostenere la stampa cattolica, non ostacolarla e sequestrarla. Poi, tornando sulle sue stesse parole, chiede ai fedeli presenti di sostituire nella loro mente al verbo ‘sequestrare’ il verbo ‘rubare’, perché sequestrare è un termine che attiene al legittimo esercizio della sovranità politica, mentre ‘rubare’ si riferisce più propriamente ad un abuso compiuto illegittimamente da soggetti che non ne hanno facoltà. Interrogato in proposito, don Carrara spiega che si riferiva a episodi precedenti verificatisi a Cologno al Serio, quando alcuni fascisti hanno strappato di mano il quotidiano bergamasco ad alcuni lettori e rubate le copie residue alla persona che le stava diffondendo. Il 13.1.1939 don Carrara, su specifica indicazione fornita il 23.12.1938 dal Ministero dell’Interno, viene diffidato in Questura dal Commissario di Ps Francesco Giongo. L’1.5.1943 il tenente dei Cc Amilcare Lizzi scrive che don Carrara ha “dato prova di sincero ravvedimento”. Morto nel 1976. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)