Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Zogno (Bg) il 20.3.1902, oste, denunciato l’1.7.1929 per l’omicidio colposo di Battista Calvi da Poscante e condannato dal Tribunale di Bergamo a 8 mesi di carcere e a 500 lire di multa. Nel fascicolo, tuttavia, non c’è documentazione relativa all’episodio che ha determinato la condanna. Quasi certamente si tratta di un incidente di caccia ed è molto probabile che abbia ottenuto la condizionale perché già nell’ottobre 1929 chiede di poter rinnovare la licenza di caccia scaduta. Di tale pratica se ne occupano i Cc di Zogno con il comandante della locale stazione, il maggiore Francesco Valpreda, che il 16.10.1929 invia alla Questura di Bergamo un’informativa sulla richiesta di Carminati. Dopo aver ricordato la vicenda dell’omicidio colposo, osserva che “inoltre, nelle ultime elezioni plebiscitarie, sebbene non abbia esplicato attività politica contraria all’attuale governo Nazionale, si è dimostrato prettamente di sentimenti contrari al fascismo. Non ha altri precedenti né pendenze penali e non è inscritto a partiti politici”. Il rapporto del maggiore Valpreda prosegue poi riferendo dati positivi sul conto di Carminati: “Non è dedito al vino né ad altre bevande alcooliche, non è rissoso né di carattere irascibile. Sa adoperare l’arma con discernimento ed è ritenuto incapace di abusarne”. Nonostante queste note positive, riguardo all’opportunità di concedere il rinnovo del porto d’armi, la conclusione è questa: “In considerazione di quanto precede questo Comando esprime parere negativo alla chiesta rinnovazione della licenza di porto d’armi ad uso di caccia”. Evidentemente, l’antifascismo di Carminati è l’elemento decisivo per negargli il porto d’armi. Radiato nel giugno 1933. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)