Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calcio (Bg) il 7.10.1902, dove risiede in via Oldofredi 13, carpentiere e contadino, sovversivo. Il 14.10.1921 viene arrestato “per violenza e resistenza all’arma” e per questo viene condannato a 15 giorni di carcere. Il 2.1.1926 viene denunciato per schiamazzi notturni e ubriachezza. Il 27.7.1930 alle 19.30 il segretario politico fascista di Calcio, Mario Ghezzi (di Luigi, di 35 anni) e il milite fascista Francesco Togni (di Vittore, di 30 anni), non in divisa, incontrano per strada un gruppo di giovani di Calcio ritenuti ostili al fascismo e li invitano a togliersi la cravatta rossa che portano: alcuni la tolgono subito, altri solo dopo reiterate insistenze da parte dei due fascisti. La stessa sera, verso le 23, i due fascisti incontrano ancora il gruppo di prima che sta uscendo dall’osteria ‘Speranza’, che si avvicinano ai due chiedendo conto delle ragioni che li hanno indotti, qualche ora prima, a imporre loro di togliersi la cravatta rossa. Il segretario politico Ghezzi viene circondato da alcuni dei giovani e da curiosi sopraggiunti, non accorgendosi che nel frattempo il milite Togni, impaurito, è fuggito ma è stato raggiunto e colpito con calci e pugni, che gli procurano escoriazioni e contusioni guaribili in 10 giorni, ad opera di Paolo Vezzoli (di Giovanni Battista, di 50 anni), Giuseppe Bonetti (di Vittore, di 33 anni) e di Giovanni Carminati. Il verbale dei Cc relativo a questo episodio è del 31.7.1930, il 9.8.1930 Carminati e gli altri vengono denunciati per violenza privata ma alla denuncia non segue provvedimento giudiziario contro nessuno dei denunciati per mancata querela da parte dei due fascisti picchiati. Il maresciallo maggiore Enrico Casalini dei Cc di Treviglio (Bg) il 14.8.1930 informa la Questura di Bergamo che Carminati è incensurato e che “circa la condotta politica risulta che ha sempre nascostamente militato in partiti sovversivi senza però svolgere propaganda. Consta che il Carminati non ha mai preso parte viva alle azioni. Egli è poco istruito intellettualmente”. Nel 1936 risulta sposato e padre di 3 figli e “di misere condizioni economiche”, non è iscritto al Pnf e il maresciallo Salvatore Tolu dei Cc di calcio è contrario alla sua radiazione dal novero dei sovversivi. Radiato nel 1939. Nel fascicolo sono conservate 4 copie di una sua fotografia in doppia posa (fronte e profilo) realizzata dalla Questura di Bergamo. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)