Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Stezzano (Bg) l' 8.4.1900, calzolaio, emigrato in Francia con regolare passaporto dal 17.7.1920 per ragioni di lavoro. Alla chiamata di leva non si presenta, viene pertanto denunciato per renitenza e il 9.3.1923 il Tribunale Militare di Milano lo condanna a un anno di reclusione per diserzione, spiccando il relativo mandato di cattura. Il 24.8.1934 il Cpc informa il prefetto di Bergamo che Carminati è stato segnalato da un informatore fascista come aderente a G.L. e per questo vengono richieste, oltre che una sua fotografia e notizie sul suo atteggiamento verso il regime fascista prima dell’espatrio, anche informazioni su data, motivazione e regolarità o meno del suo espatrio. La risposta, oltre a fornire le informazioni sull’espatrio già citate sopra, dal punto di vista politico segnala Carminati come “poco simpatizzante per il Regime”. Nell’ottobre 1936 i Cc interrogano il padre di Carminati sulla residenza del figlio, ma questi risponde di non conoscerne l’indirizzo perché non è in corrispondenza con il figlio. Nel gennaio 1938 Carminati è segnalato ancora in Francia, ma i Cc di Stezzano non ne conoscono l’indirizzo perché non è in comunicazione con la famiglia. Il 21.11.1942 il Consolato italiano di Nancy scrive alla Questura di Bergamo per avere informazioni su Carminati, dato che questi ha inoltrato domanda per ottenere il passaporto. Nella circostanza il Consolato di Nancy fornisce anche il recapito di Carminati, che risiede a Gorcy (dipartimento Meurthe-et-Moselle, regione Grand Est). Rispondendo alla richiesta della Questura di Bergamo del 27.11.1942, il Ministero dell’Interno – Direzione Generale di Polizia, Ufficio Passaporti il 20.1.1943 comunica alla Divisione Affari Generali e Riservati dello stesso Ministero, al Consolato d’Italia a Nancy e alla Prefettura di Bergamo, che politicamente nulla osta al rilascio del passaporto a nome di Carminati. L’ultimo documento che, in ordine di tempo, è presente nel fascicolo, è del 3.4.1945: si tratta della richiesta di informazioni su Carminati avanzata dall’Ufficio Passaporti del Ministero dell’Interno alla Questura di Bergamo. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)