Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lodrino, frazione del comune di Riviera (Canton Ticino, Svizzera) il 3.7.1900, risiede a Brembate Sotto (Bg) in via Ponte San Vittore 30, manovale e minatore, socialista. Due suoi fratelli sono iscritti al Pnf. Emigra in Francia nel maggio 1922 per sottrarsi alle aggressioni fasciste, rientra il 2.5.1927. A partire dal suo rientro è sospettato di svolgere propaganda politica antifascista. Il tenente Amerigo Trapani, comandante dei Cc di Bergamo, il 30.6.1927 invia alla Questura di Bergamo un breve rapporto su Arnoldi, premettendo che questi è iscritto al partito comunista dal 1920, cioè quando il partito non esisteva ancora e, non a caso, a fianco di tale frase compare un punto di domanda apposto in Questura: “professa tuttora idee sovversive, di cui fa occulta propaganda. A suo carico non risultano condanne, né precedenti penali. La sua condotta in Brembate Sotto è biasimevole sotto ogni rapporto; pratica con donne di malaffare e da queste ottiene denaro peri suoi vizi. É disoccupato e vive alle spalle della propria madre”. Proposto per il confino, il 20.1.1928 viene solo diffidato. Il 19.3.1932 Mario Simonetti, tenente dei Cc di Bergamo, riferisce alla Questura che Arnoldi “politicamente da oltre tre anni non ha più dato luogo a lagnanze di sé conducendo vita retta, onesta e laboriosa, dando così prova del suo ravvedimento. Ha preso parte anche a manifestazioni patriottiche e si dimostra favorevole all’attuale regime ed al Governo Nazionale. In considerazione di quanto sopra questo Comando ritiene necessaria la sua radiazione dallo schedario”. Radiato il 4.6.1932. Nel fascicolo sono conservate due copie di una sua fotografia e la carta d’identità obbligatoria come pericoloso in linea politica, emessa dal comune di Brembate Sotto il 7.5.1927, sulla quale è incollata un’altra sua fotografia. Cpc, b. 197, 1927-1932. (G. Mangini, R. Vittori)