Capitanio Michele Giuseppe

n. busta
25
n. fascicolo
757
Primo estremo
1923
Secondo estremo
1930
Cognome
Capitanio
Nome
Michele
Altri nomi
Giuseppe
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1891/07/01
Livello di istruzione
scuola tecnica inferiore primo corso
Professione
elettricista panettiere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lovere (Bg) il 1.7.1891, dove risiede. Operaio elettricista presso la ferriera Franchi Gregorini di Lovere, socialista, è in relazione con Gaetano Gambini, esponente a Lovere della Fiom, collabora con la rivista di Bergamo «La Fiamma», fa parte della ‘Lega Proletaria fra Ex Combattenti’ ed è sindaco di Lovere dal 21.7.1921 fino al dicembre 1922, quando l’amministrazione locale è sciolta dal fascismo. Il 30.1.1923 la Questura di Bergamo si rivolge al comando dei Cc di Lovere per chiedere chiarimenti su una scheda di sottoscrizione di fondi a favore di Gaetano Gambini e della sua famiglia, dal gennaio 1923 trasferiti da Lovere a Bergamo, “trattandosi di sottoscrizione non autorizzata (e quindi reato a termine di legge) prego assumere a verbale il Capitanio primo firmatario per conoscere 1° Chi era il raccoglitore delle somme 2° Chi trattenne il denaro raccolto”. La risposta è del 5.2.1923 e riferisce le informazioni richieste, fornite dallo stesso Capitanio il quale, interpellato dai Cc, “ha risposto che egli fu il raccoglitore delle somme specificate nell’unita distinta e che l’importo totale di L. 50 lo fece recapitare a Gambini Gaetano in Bergamo da apposito incaricato. La raccolta dell’obolo in favore del Gambini avvenne nella locale sede della federazione dove gli elencati erano intervenuti in occasione di un’assemblea ivi avuta fra i soci della sezione unitaria”. Tra i sottoscrittori figurano i nomi dello stesso Capitanio (L. 10), Pietro Conti (L. 5, ex-consigliere), Alessandro Vender (L. 10, ex-assessore), Battista Negrinelli (L. 5, ex-assessore), Ernesto Balduzzi (L. 5, operaio delle ferriere), Luigi Polloni (L. 1). Tra questi nominativi, ce ne sono tre comprese nell’elenco dei sovversivi: Pietro Conti, Battista Negrinelli, Ernesto Balduzzi. Dal canto suo, Vender in seguito decide di emigrare in Francia, ad Argenteuil. In una nota informativa ‘riservatissima’ su Capitanio del 2.2.1923 indirizzata dalla Questura di Bergamo al sotto-prefetto di Clusone si scrive che “da perquisizioni eseguite e da informazioni confidenziali risulta che il soprascritto sarebbe un sovversivo d’azione pronto ad agire contro il Governo e lo Stato”. La risposta del sotto-prefetto di Clusone dell’8.3.1923, però, smentisce il giudizio formulato dalla Questura: “pur essendo di idee socialiste, non è individuo pericoloso. Non risponde perciò a verità che egli sia un sovversivo di azione pronto ad agire contro il Governo e lo Stato. Tali informazioni mi sono state date dal Comandante della Stazione dei RR.CC. di Lovere, al quale mi sono all’uopo rivolto”. Dopo che la Questura ha trasmesso tale risposta al prefetto Decio Samuele Cantore (a Bergamo dal 1923 al 1925), questi, non convinto della smentita che proviene direttamente dai Cc di Lovere, il 18.3.1923 scrive al sotto-prefetto di Clusone, riaffermando che “il Capitanio Michele è il vero e proprio propagandista di odio al Governo e ciò è risultato in modo indiscutibile da indagini diligenti e dirette. É anche da considerarsi sovversivo d’azione e, come tale, dovrà essere vigilato”. Nel 1924 risulta in relazione con il socialista loverese Alessandro Vender, dal quale acquista giornali e opuscoli socialisti. Il 20.5.1925 i Cc di Clusone lo segnalano al sotto-prefetto di Clusone come persona nota “per le sue idee sovversive, ed anche per la propaganda comunista che svolge fra l’elemento operaio. Vuolsi che in occasione del 1° Maggio abbia distribuito inviti scritti a mano, incitanti gli operai più accesi ad astenersi dal lavoro”. In conseguenza di tale segnalazione, la Sotto-Prefettura di Clusone l’1.8.1925 si rivolge ai Cc della tenenza di Clusone e, “poiché la S.V. ritiene il contro-scritto sovversivo pericoloso, prego la S.V. di favorirmi sul di lui conto le seguenti informazioni”, cioè le generalità complete, la condotta morale e civile, la sua condotta “relativamente ai principi sovversivi che professa”. I Cc di Clusone rispondono a tutte le richieste con un’articolata informativa del 13.8.1925, informando il sotto-prefetto di Clusone che Capitanio a Lovere lavora sempre come operaio alla ferriera, collabora anche con il padre nel suo negozio di panettiere ed è celibe. Nel 1928 i Cc di Clusone lo segnalano come non pericoloso. Radiato nel 1930. Dopo la liberazione Capitanio si candida nelle liste Psiup per le elezioni del 2.6.1946 dell’Assemblea Costituente nella circoscrizione elettorale di Brescia-Bergamo, che manda in Parlamento 4 deputati, ma non viene eletto. Si classifica al 14° posto nella lista dei 18 candidati, con 2.377 voti (passano 4 candidati della provincia di Brescia: Guglielmo Ghislandi, n. Breno, 28.647; Costantino Bianchi, n. Brescia, 20.334; Felice Vischioni, n. Desenzano del Garda, 12.088; Oreste Bonomelli, n. Rovato, 11.533). Cpc, b. 1030, 1930-1930. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Capitanio MosèŽ (padre)
Nato nel 1863, boscaiolo, poi panettiere.
Antonietti Maria (madre)
Capitanio Laurina Caterina (sorella)
Nata a Lovere il 7.3.1890.
Capitanio Barbara Giulia (sorella)
Nata a Lovere il 20.6.1892.
Capitanio Elisabetta Venturina (sorella)
Nata a Lovere il 28.1.1894.
Capitanio Beniamino Giuseppe (fratello)
Nato a Lovere il 9.3.1895.
Capitanio Anna Maria (sorella)
Nata a Lovere il 22.7.1896.
Capitanio Giuseppe Antonio (fratello)
Nato a Lovere il 29.11.1899.
Luoghi di residenza
Lovere Lombardia Italia (1891/07/01 - )
Fatti notevoli
1921 - 1922
Sindaco di Lovere fino allo scioglimento della giunta da parte fascista.
Relaz. con altri soggetti
Gambini Gaetano (comunista, socialista)
ASBg, Sovversivi
Conti Pietro Omobono (socialista)
ASBg, Sovversivi
Negrinelli Battista (socialista unitario)
ASBg, Sovversivi
Balduzzi Ernesto (socialista riformista)
ASBg, Sovversivi
Wender (Vender) Alessandro (socialista)
ACS, Cpc, b. 5481, fasc. 085286
Polloni Luigi (socialista)
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1930/05/02
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 1030, Fascicolo