Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 8.11.1908, operaio tessile, sovversivo. Il 27.4.1930 si sposa a Casnigo con Elisabetta Lanfranchi, di Battista. Il 13.3.1932 in locale pubblico di Casnigo, dopo aver bevuto, Bonandrini si accosta alla parete dov’è appeso un quadro del duce, lo colpisce con una roncola dicendo “Voglio lavoro, perché debbo mangiare”. I fascisti della Mvsn Antonio Guerini e Giuseppe Galandrini, presenti nel locale, lo disarmano, ma lui riesce poi a fuggire. Arrestato il 15.3.1932 dai Cc, spiega il suo gesto con il vino bevuto e con lo stato di frustrazione determinato dall’essere disoccupato. Il comandante dei Cc di Bergamo, Romano dalla Chiesa, nella sua relazione al prefetto del 16.3.1932 lo propone per il Tribunale Speciale, ma il Ministero dell’Interno il 2.4.1932 ordina di diffidarlo e di rimetterlo in libertà dopo averlo tenuto in prigione per venti giorni. Diffidato il 15.4.1932. Nel 1940 ha dato prova di ravvedimento. Radiato il 28.1.1941. Nel fascicolo sono conservate due copie di una sua fotografia. (R. Vittori)