Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 2.2.1888 a Pedrengo (Bg), dove risiede, ex combattente, sospetto politico. Trasferitosi a Bergamo, risiede prima in via Camozzi 16, poi dal 1940 in via Casalino 1, vulcanizzatore di gomme. Il 28.5.1911 si sposa con Albina Elisa Benedetti. Nel fascicolo è conservata una lettera autografa del luglio 1939 di Lorenzo Rinaldi (di Lorenzo, nato a Brembilla il 4.4.1900, alloggiato presso l’albergo Piemontese), che riferisce di un colloquio con uno sconosciuto avvenuto nei pressi di Porta Nuova. Lo sconosciuto è appunto Bonati, il quale elogia la Francia e i francesi, che reputa 20 anni più avanti dell’Italia e degli italiani. Rinaldi si risente e risponde dicendo che si sente superiore ai francesi, che l’hanno espulso costringendolo a lasciare in Francia moglie, figli e averi, al che Bonati ribatte che i francesi hanno fatto bene a espellerlo, dato che i primi a scacciare gli stranieri sono stati gli italiani. I due vengono alle mani. Il 15.7.1939 Bonati viene diffidato per il diverbio e la collutazione con Rinaldi. Nell’aprile 1940 chiede di iscriversi al Pnf di Bergamo e la segreteria politica del partito, prima di prendere una decisione, utilizzando un modulo prestampato si rivolge all’Upi e alla Questura per avere informazioni sul conto di Bonati (condotta morale e politica, eventuali precedenti penali e posizione militare, ‘razza’, contegno tenuto verso i Pnf negli anni 1924-25). La Questura risponde il 29.4.1940: Bonati risulta di buona condotta e non ha precedenti penali, simpatizza da tempo per il Pnf, anche durante il biennio matteottiano. Il brigadiere Calanca, della squadra politica della Questura, il 24.4.1940 esprime parere favorevole alla radiazione. (R. Vittori)