Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Treviglio (Bg) il 24.5.1899, dove risiede in via XX settembre 17, manovratore ferroviario, poi operaio torchiaio presso un oleificio, socialista unitario. Sposato con Elvira Monzio Compagnoni, ha una figlia, Antonietta. Scheda biografica aperta il 18.8.1925. Nel 1920 viene assunto dalle ferrovie dello Stato. Nell’estate 1925 viene licenziato dalle ferrovie per essersi rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà allo Stato fascista. Viene sorvegliato dagli agenti del Commissariato d Ps di Treviglio, in particolare dal brigadiere Calabrò, che l’8.8.1925 redige un breve rapporto per il commissario di Ps, dal titolo ‘Esito informazioni’, in cui scrive: “Di equivoca condotta politica, poiché tende al partito socialista unitario, ma nell’opinione pubblica non si ritiene affatto pericoloso. Il Carioli ha dichiarato in un pubblico esercizio che ignorava completamente, lo scopo e la responsabilità che aggravava la sua posizione il rifiuto a prestare il giuramento di fedeltà, manifestando agli stessi amici che era dolentissimo del provvedimento disciplinare ed inaspettato licenziamento delle ferrovie in cui egli faceva parte in qualità di manovratore, aggiungendo che non avendo più alcuna speranza di riprendere l’impiego, fra breve scadenza partirà per la Francia assieme alla famiglia”. Nel giugno 1926 aiuta il padre nella conduzione di una piccola proprietà agricola, poi emigra per circa due mesi in Francia. Al rientro a Treviglio, nel 1927 lavora come operaio presso l’Oleificio Vitali di Treviglio. L’11.12.1927 il commissario di Ps di Treviglio, Mingione, inoltra alla Questura di Bergamo un rapporto su di lui: “Socialista unitario convinto, ha fatto, in passato, parte di tale partito ed ha preso parte a tutti gli scioperi ferroviari dal 1921 in poi, rifiutandosi persino di prestare il giuramento di fedeltà allo Stato, tanto che nel 1925 venne licenziato dalle Ferrovie dello Stato. Attualmente conduce una vita ritirata mantenendo un contegno molto riservato: ciò però non deve attribuirsi ad un suo ravvedimento, perché il Carioli è sempre contrario all’attuale ordine di cose ed in caso di turbamento di ordine pubblico potrebbe anche essere pericoloso. É però convenientemente sorvegliato dal Brigadiere di P.S. Calabrò e dalla G.S. Litto che lo conoscono personalmente”. Emigra in Francia nell’agosto 1931. Nel 1933 risulta ancora all’estero. Nel fascicolo sono conservati alcune copie dei fogli dactiloscopici realizzati a Treviglio l’11.12.1927. Radiato nel 1933. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)