Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Fara d’Adda (Bg) il 27.11.1874, lavora come manovale nel Linificio e Canapificio Nazionale di Fara d’Adda, sposato, comunista. L’11.3.1923 il maresciallo Giacomo Rebecchi, comandante della stazione dei Cc di Fara Gera d’Adda scrive un rapporto su Caglioni al comando della Tenenza dei Cc di Treviglio (Bg): “partecipasi che la persona in oggetto è di mediocre fama e di carattere riservato, ma di idee avanzate nel partito comunista al quale appartiene per convinzione. Quando si presenta l’occasione si avvicina ad altri, con i quali conversa facendo comprendere che il suo partito è l’unico per poter combattere gli sfruttatori e cambiare governo. Agisce con molta circospezione per non essere scoperto. In pubblico si professa liberale e fa buon viso alle autorità. Dalla popolazione non è tenuto di nessun conto. Non risulta abbia subito condanne. Lo si ritiene pericoloso e su di lui viene esercitata massima vigilanza”. Il 28.4.1930, in un rapporto alla Questura di Bergamo, viene descritto dai Cc di Fara d’Adda come persona che “segue con piacere le direttive dell’attuale regime di governo e dà prova di esseri ravveduto dalle sue tendenze sovversive”. Radiato il 2.5.1930. (G. Mangini, R. Vittori)