Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Coccaglio (Bs) il 28.8.1891, fruttivendolo, socialista massimalista, licenza elementare, sposato con Lidia Soleri, da cui ha figli. Residente a Milano, nel biennio rosso fa parte di un gruppo degli Arditi del Popolo che occupa un calzaturificio. Nel settembre 1921 si trasferisce da Milano a Bergamo, dove gestisce un negozio di frutta e verdura con vendita di legna e carbone. Nell’aprile 1923 è ritenuto “persona pericolosa in caso di moti”. Nel 1925 è tra gli abbonati del quotidiano socialista «Avanti!». Il 18.10.1925 viene perquisita la sua abitazione dal vice-brigadiere Francesco Caforio e dalla guardia Custode Petritti, senza esito. Nel 1927 risiede in via Sant’Alessandro 98. Dal marzo 1927 è in possesso della carta d’identità obbligatoria, con le sue impronte digitali, come sospetto politico. Per questo motivo, dopo aver inutilmente chiesto di essere ricevuto di persona, il 17.3.1927 scrive una lettera autografa al questore, conservata nel fascicolo, con la quale chiede la revoca del provvedimento subìto perché, in caso contrario, “sommergerebbe nel più degradante sospetto la dignità e l’avvenire di un capo famiglia”. Radiato il 18.7.1933. (G. Mangini, R. Vittori)