Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Osio Sopra (Bg) il 19.12.1868, sacerdote. Studia presso il collegio di Celana (Bg), poi entra in Seminario. Ordinato sacerdote nel 1894, viene destinato a Calolziocorte (Bg) dove rimane fino al 1896, quando passa a Castione della Presolana (Bg) fino al 1906. Nel 1899 dedica alla chiesa di Castione una ricerca storica, Un secolo e mezzo di sani esempi. Monografia sulla Chiesa prepositurale di Castione della Presolana, edita dallo Stabilimento Tipografico S. Alessandro di Bergamo, così come, nel 1905, per lo stesso editore pubblica il volume Osio Sopra e il suo Santuario. Monografia, ripubblicato nel 1936. Dal 1907 è parroco di Vertova (Bg), ma il 26.2.1923 il vescovo Luigi Maria Marelli, a seguito del reclamo di alcuni parrocchiani, lo destituisce dal ruolo di parroco per la cattiva amministrazione della fabbriceria parrocchiale. Come risulta da alcune lettere del 1923 scambiate tra Roma e Bergamo tra Angelo Giuseppe Roncalli e il vescovo Marelli, don Abati oppone ricorso al provvedimento del suo vescovo, mettendolo in difficoltà. Il vescovo Marelli raccoglie perciò tutta la documentazione relativa al caso e la spedisce a Roma in un incartamento indirizzato a Roncalli, al quale chiede un parere prima di consegnare i documenti alla Sacra Congregazione del Concilio, deputata a dirimere la questione. Nella sua lettera di risposta da Roma del 13.3.1923, indirizzata al canonico della Cattedrale di Bergamo don Carlo Signorelli che gli aveva materialmente spedito l’incartamento, Roncalli si schiera nettamente a favore del vescovo Marelli e contro don Abati perché “Egli ha ferito troppo gravemente il principio di disciplina ed è inescusabile”. Don Abati si ritira e torna a Osio Sopra, il suo paese natale, fino alla fine della sua vita. Viene sospettato di essere antifascista, ma nel 1927 i Cc di Treviglio (Bg) ritengono invece che simpatizzi per il regime. Radiato nel 1930. Dopo il suo ritiro si dedica ad un'intensa attività editoriale di argomento religioso. Escono i volumi Mese di maggio su Roma, Società Editrice S. Alessandro, Bergamo 1925; Le clemenze del re divino, ossia le agonie della vita e i problemi dell’al di là dinanzi a Cristo re. Discorsi per un mese, Favero, Vicenza 1927; I primi chiamati alla collaborazione dopo la Pace fra il Papa e l’Italia. Didascalie evangeliche per il ceto colto, Favero, Vicenza 1929; Tra i santi in bergamasca. Panegirici, L. Favero, Vicenza 1930; Misteri mariani, apparizioni e discorsi vari d’occasione, Favero, Vicenza 1931; La morte nella cronaca quotidiana. Saggi per ritiri parrocchiali, Favero, Vicenza 1932; Il chierico illuminato nella meditazione secondo il metodo di S. Ignazio applicato ai bisogni odierni, Favero, Vicenza 1933; La mia Celana. Cicalecci giovanili in versi, con una prolusione su Maria nella Divina Commedia, Società editrice S. Alessandro, Bergamo 1934; Redemptor. Sermoni messianici per feste annue, Favero, Vicenza 1935; Oratoria spiccia per fine di funzioni sacre, Favero, Vicenza 1936; Le vicende e la Utopia di Tommaso More. L’uomo, il sociologo, il santo, Favero, Vicenza 1937. Morto a Osio Sopra il 23.3.1937. (G. Mangini, R. Vittori)