Calvi Ottorino

n. busta
23
n. fascicolo
698
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1930
Cognome
Calvi
Nome
Ottorino
Presenza scheda biografica
Luogo di nascita
Data di nascita
1892/10/12
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
garzone pasticciere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Vellezzo Bellini (Pv) il 12.10.1892, celibe, garzone pasticcere, riformato dal servizio militare, anarchico, dal 1913 abita a Milano in via Tibaldi 60. La sua scheda biografica viene aperta il 25.5.1927 dalla Prefettura di Milano. Vive con la famiglia a Pavia fino al 1913, anno del trasferimento a Milano. In seguito alla chiamata alle armi viene dichiarato rivedibile e in seguito riformato per le sue cattive condizioni di salute. Intorno al 1917 inizia a manifestare convinzioni anarchiche senza però svolgere alcuna attività. Nell’immediato dopoguerra si associa ad altri anarchici, soprattutto nel quartiere milanese di Porta Genova. A questo proposito, nella sua nota biografica del 25.7.1927, parlando del periodo dal 1919 in poi, si scrive che “dovè in tale epoca avere contatto anche con i sovversivi che nel 1919 si resero responsabili di atti terroristici in questa città, in quanto che posteriormente si è potuto accertare che inviava mensilmente L. 50 all’anarchico Perego Aldo detenuto in espiazione di pena di 12 anni di reclusione inflittegli perché ritenuto responsabile di tali atti. Nel 1924 si recò a Erba insieme a compagni di fede per tenervi una riunione ma fu arrestato e rimpatriato con foglio di via obbligatorio. Nel 1925 spedì una cartolina al detenuto politico Vella Guido nelle carceri di Padova. Sottoposto a perquisizione domiciliare si rinvennero varie pubblicazioni di carattere sovversivo. Nel 1926 venne ricoverato nel tubercolosario di Garbagnate venendone dimesso nel gennaio corrente anno. In tale periodo non ha svolta alcuna manifesta attività politica ma è rimasto fedele ai suoi princìpii. Pur non avendo alcun ascendente sui suoi compagni di fede e pur essendo praticamente incapace di qualsiasi propaganda o fattiva attività politica deve ritenersi come individuo pericoloso perché infatuato delle idee da lui nutrite e capace di arrivare a qualsiasi eccesso. Con deliberazione del 1° Giugno corrente anno è stato, dalla Commissione Provinciale della provincia di Milano assegnato al confino di polizia per anni due ed il 26 successivo è stato tradotto alla colonia di Lipari”. Tra fine settembre e inizi ottobre 1927, con autorizzazione ministeriale viene accompagnato a Milano per assistere la madre inferma e il 12.10.1927 rientra a Lipari. Liberato dal confino per fine pena, rientra a Milano il 17.4.1929 e il successivo 31.7.1929 si trasferisce a Bergamo, dove l’1.8.1929 si presenta al padrone della pasticceria Luigi (o Giuseppe?) Pirovano, che gli dà lavoro e lo alloggia presso di sé in piazza Pontida n. 11. Il 23.8.1930 trascorre una settimana di vacanza a Selvino (Bg). Dall’1.9.1930 torna a Bergamo. Rimasto disoccupato, nel novembre 1930 ritorna a Milano in via Tibaldi 60 e viene incluso nell’elenco delle persone da fermare in determinate circostanze della Questura milanese.Cpc, b. 961, 1924-1941. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Calvi Angelo (padre)
Mel Ermelinda (madre)
Luoghi di residenza
Vellezzo Bellini Lombardia Italia (1892/10/12 - ) Milano Lombardia Italia via Tibaldi, 60 (1913 - 1927) Lipari Lombardia Italia (1927 - 1929/04/17) Milano Lombardia Italia via Tibaldi, 60 (1929/04/17 - 1929/07/31) Bergamo Lombardia Italia piazza Pontida 11 (1929/08/01 - 1930/09/30) Milano Lombardia Italia via Tibaldi 60 (1930/11 - )
Sanzioni subite
confino politico (1927 - 1929)
Confinato a Lipari.
Relaz. con altri soggetti
Perego Aldo (anarchico)
ACS, Cpc, b. 3852
Vella Guido
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 961, Fascicolo