Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 17.10.1902 a Treviglio (Bg), dove vive in via Zanda 12, falegname, sospetto politico. E’ sposato con Giovanna Gatti. L’11.9.1932 un gruppo di Giovani Fascisti, composto da Ernesto Mazzoleni (di Volfante, di Bergamo, dove è impiegato presso l’ufficio tecnico comunale), Attilio Borella (di Vincenzo, a sua volta impiegato comunale di Bergamo) e Paolo Serina (di Giuseppe, autista di piazza di Bergamo, dove vive in via IV Novembre 7), mentre sta transitando in bicicletta a Treviglio, viene raggiunto da un getto d’acqua uscito dal veicolo innaffiatore condotto dai pompieri del Comune. In seguito alle rimostranze dei giovani fascisti che chiedono spiegazioni ai conducenti del mezzo, nasce una colluttazione intorno alla quale si forma un gruppo di persone, tra cui si distinguono Vincenzo Calvi, Antonio Buttinoni (venditore di angurie) e Vittorio Bellini (titolare della trattoria ‘Maniscalco’ di via Cesare Battisti a Treviglio), che incitano gli altri gridando “dai ai fascisti, dai a questi lazzaroni, è ora di finirla di voler comandare”. Alla fine i fascisti si ritrovano percossi e con le divise malconce. Per questa vicenda, il 19.11.1932 Calvi e gli altri due vengono diffidati. L’11.8.1935 viene denunciato dai Cc di Treviglio sia per avere agevolato la prostituzione della propria moglie che per averle procurato lesioni. Il 20.11.1935 si trasferisce a Milano, dove già il 25.11.1935 viene arrestato ancora per lesioni ai danni della propria moglie e poi condannato a 2 mesi e 8 giorni di reclusione. Rimesso in libertà, rientra a Treviglio. Nel gennaio 1936 si trasferisce ad Asmara, in Eritrea. Morto all’ospedale Regina Elena di Asmara il 28.1.1938. (R. Vittori)