Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Milano Milano il 22.6.1886, ma fin dall’infanzia domiciliato a Treviglio (Bg), dove lavora come commesso viaggiatore della ditta Messaggi produttrice di vini. Sposato con Ida Parigi, è padre di tre figli: Ines, Emilio, Germano, iscritti alle organizzazioni giovanili fasciste. Socialista massimalista, a suo tempo è stato consigliere della sezione di Treviglio del partito. Lettore dell’«Avanti» e di altri giornali, ritenuto uno dei maggiori esponenti del partito socialista massimalista, viene fermato agli inizi di novembre 1926 per le misure straordinarie di polizia prese in seguito al mancato attentato contro Mussolini del 4.11.1926 da parte di Tito Zaniboni. Questa è la sua descrizione operata dalla stazione delle guardie di Ps di Treviglio: altezza 1.68, snello, capelli brizzolati, fronte alta, baffi all’americana. Nel settembre 1941 il Commissariato Ps di Treviglio scrive alla Questura di Bergamo che Giovilli non ha mai preso parte a manifestazioni di carattere fascista e non ha mai presentato domanda per iscriversi al fascio. Radiato nel luglio 1943. (L. Citerio, R. Vittori)