Giudici Francesco Agostino


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n. busta
55
n. fascicolo
1645
Primo estremo
1928
Secondo estremo
1933
Cognome
Giudici
Nome
Francesco
Altri nomi
Agostino
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1895/09/13
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
minatore manovale
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandino (Bg) il 13.9.1895, muratore, licenza elementare. Il 30.6.1928 il prefetto di Imperia, Farina, invia questa nota informativa al Ministero dell’Interno - Direzione Generale di Ps e al prefetto di Bergamo: “il 23 corrente sul treno Genova-Ventimiglia venne fermato e presentato all’Ufficio P.S. di San Remo Giudici Francesco Agostino di Bortolo e fu Salvatori Maria nato a Gandino di Bergamo il 13 settembre 1895 ivi dimorante il quale accuratamente perquisito venne trovato in possesso di un passaporto per emigranti scaduto, rilasciato dalla soppressa S. Prefettura di Clusone in data 21 maggio 1926. Detta data però è alterata perché con abrasione è stato cambiato l’anno 1926 in 1927. Il Giudici ebbe a rientrare in Italia per recarsi al suo paese nativo l’8 corrente mese in occasione delle nozze di una sorella e per dividere l’eredità della madre e cambiò la data per timore non lo lasciassero passare per fare ritorno in questa zona di confine, a quanto egli dice, per cercarvi lavoro. Il medesimo venne anche trovato in possesso della tessera n. 5034 del Soccorso Rosso Internazionale sezione di Villafranca, intestata ad Acquabella Francesco, Rue Colle Villafranca, aggiornata all’aprile scorso, nonché di una medaglietta commemorativa di Giacomo Matteotti. Opportunamente interrogato, ha dichiarato di aver acquistato la medaglietta a Nizza inconsciamente e di essere il possessore della tessera del Soccorso Rosso nella quale venne segnato un nome qualsiasi per evitargli eventuali seccature da parte della polizia francese soggiungendo di aver accettato la tessera mentre si trovava a Villafranca per evitare maltrattamenti da parte degli altri operai e di non conoscere alcuno degli affiliati italiani e dei dirigenti del soccorso rosso e che egli non ha mai appartenuto a partiti estremisti, ma di essere stato iscritto in Italia al partito popolare”. La Questura di Bergamo, alla quale sono state richieste informazioni, il 27.7.1928 così risponde: “Giudici Francesco Agostino di Bortolo non ha in questi atti precedenti né pendenze penali. Medesimo trovasi Francia dal 1922 et ignorasi quindi sua condotta politica. Durante sua permanenza Gandino non esplicò alcuna attività politica. Rientrò dalla Francia 9 corrente probabilmente perché espulso da quella nazione et 21 scorso partì per costà per cercare lavoro e poscia espatriare. Venne eseguita perquisizione suo domicilio con esito negativo. Allego alla presente la tessera del soccorso rosso internazionale avvertendo che il Giudici è stato passato a disposizione dell’Autorità giudiziaria di San Remo, cui è stato denunziato pel reato di cui all’art. 285 n. 2 C.P. Mi riserbo di riferire ulteriormente”. Il 31.7.1928 i Cc di Gandino scrivono alla Questura di Bergamo che Giudici “è un povero idiota, affatto pericoloso in linea politica e non in grado di esplicare attività sovversiva”. Nell’aprile 1930 si reca in Francia, a Belfort, dove trova lavoro come minatore, ma la paga insufficiente e il peggioramento della sua salute determinato dalle dure condizioni di lavoro lo fanno rientrare nell’autunno del 1931. Si stabilisce a Gandino in via IV Novembre e lavora come manovale. Radiato il 31.8.1933. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia posa incollata sulla carta d’identità obbligatoria, con le impronte digitali. Cpc, b. 2451, 1928-1933. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Giudici Bortolo (padre)
Salvatori Maria (madre)
Luoghi di residenza
Gandino Lombardia Italia (1895/09/13 - 1922) Villefranche-sur-Mer Provenza-Alpi-Costa Azzurra Francia (1922 - 1930) Belfort Franca Contea Francia (1930 - 1931) Gandino Lombardia Italia via IV Novembre (1931 - )
Fatti notevoli
1928/11/23
Il 23.11.1928 viene fermato sul treno Genova-Ventimiglia e, perquisito, trovato in possesso di passaporto scaduto e contraffatto, delle tessera del Soccorso Rosso Internazionale e di una medaglietta di commemorazione di Matteotti.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933/08/30
Documentazione allegata
foto segnaletica polizia (doppio scatto fotografico segnaletico) foglietto dactiloscopico
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2451, Fascicolo