Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Caravaggio il 3.5.1888, muratore, comunista, consigliere nell’amministrazione di sinistra di Caravaggio nel 1920. Dal 1922 è in Francia per lavoro, poi rientra e si stabilisce a Milano. Il 30.11.1926 Salvatore Capozzi, il capitano dei Cc di Treviglio indirizza un’informativa al comando dell’Arma di Bergamo su Asperti, presentato come persona “di carattere violento, di buona intelligenza e di scarsa coltura. In Caravaggio è stato sempre un organizzatore di masse e fece parte della Cooperativa Social-Comunista in qualità di socio”. All’insediamento della giunta di sinistra di Caravaggio nel 1920, Arzuffi viene nominato consigliere comunale e, alla prima adunata del Consiglio comunale, chiede la parola e dice: «prima di tutto, sicuro d’interpretare la fede ed il pensiero del consiglio comunale ed a nome di questo consiglio mando un fervido saluto alla Russia Rivoluzionaria, a questo sublime popolo che dopo tanti anni di sacrifici immensi ha saputo fare la sua rivoluzione liberatrice sbaragliando tutta quella ciurmaglia di assoldati e generali foraggiati dalla vile borghesia nostrana ed internazionale, ha saputo tenere testa a tutta la stampa reazionaria, schizzatrice bavosa di calunnie, d’infamie, di veleni a danno dei nostri meravigliosi compagni russi. Ma ciò non valse. La Russia di Lenin e Troschi è più in piedi che mai, e mai verrà meno. Compagni russi, state sicuri che fra non molto anche in Italia e in tutto il resto dell’Europa e del mondo sarà ovunque debellata questa carcassa di borghesia privilegiata, rea e colpevole di tutti i nostri malanni, della nostra miseria, di tutte le guerre. Facciamo voti che il Governo, e ciò gli sia anche di monito, intraprenda subito le relazioni commerciali con la Russia». L’informativa dei Cc di Treviglio prosegue rilevando che Asperti, “durante la gestione dell’Amministrazione rossa si rese complice di tutti gli atti di violenza commessi dai sovversivi caravaggesi tanto che dopo l’avvento del fascismo al potere fu costretto ad allontanarsi da Caravaggio”. Pertanto, la conclusione del capitano Capozzi è che Asperti meriti l’assegnazione al confino di polizia. Asperti non viene mandato al confino, ma i fascisti di Caravaggio intendono comunque dar luogo a misure repressive nei suoi confronti. Infatti, come rileva il commissario di Ps di Treviglio Mingione, scrivendo l’11.2.1928 al questore di Bergamo, Asperti è “indicato dal Podestà e dai dirigenti del Fascio di Caravaggio come uno degli ideatori di tutte le manifestazioni antinazionali che da qualche tempo hanno luogo in detto comune per opera di sovversivi colà residenti ma per istigazione di elementi antinazionali Caravaggesi che da anni sono stati costretti, per la loro condotta politica, ad abbandonare il loro paese natìo. E siccome mi consta che a carico dell’Asperti nel Novembre 1926 venne inoltrata da questo Comando Compagnia CC.RR. una proposta per un severo provvedimento di polizia, prego la S.V. Ill.ma compiacersi dare disposizioni perché tale proposta abbia il suo corso regolare e perché l’Asperti sia messo in condizioni di non poter ulteriormente nuocere alla tranquillità di Caravaggio”. Così, con l’accusa di avere continuato a mantenere contatti con altri caravaggesi residenti a Milano e dintorni con l’obiettivo di condizionare il fascismo a Caravaggio, Asperti viene diffidato dalla Questura di Milano il 22.2.1928 insieme ad altri caravaggesi residenti nel capoluogo lombardo: Enrico Petro', Mario Giovanni Banfi e Giuseppe Colombo, quest’ultimo residente a Zelobuonpersico. Di tal gruppo di antifascisti di Caravaggio fa parte anche il comunista Achille Stuani, per il quale però è previsto il confino di polizia. Nei primi anni Trenta risiede a Milano in via Trenno 119, è vedovo di Annunziata Chisoni, dalla quale ha avuto due figli, Maria e Augusto, e convive con un’altra donna, Ebe Brambilla. Radiato nel 1934. (G. Mangini, R. Vittori)