Giudici Valentino Isacco

n. busta
55
n. fascicolo
1650
Primo estremo
1938
Secondo estremo
1942
Cognome
Giudici
Nome
Valentino
Altri nomi
Isacco
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1892/10/23
Livello di istruzione
diploma Istituto Tecnico
Professione
ferroviere produttore di assicurazione
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Mornico al Serio (Bg) il 23.10.1892, ha una licenza tecnica, socialista. Il 9.7.1912 si trasferisce da Mornico a Sergnano (Cr), poi risiede a Cremona. Ex-sottocapo stazione nelle Ferrovie dello Stato, viene licenziato dall’impiego per “scarso rendimento”, formula usata dalla direzione ferroviaria per poter licenziare i dipendenti attivi dal punto di vista sindacale e politico. Divenuto produttore di assicurazioni, partecipa alla guerra di Libia e alla prima guerra mondiale come caporale nel 3° Genio Telegrafisti. Si sposa il 16.7.1932 con Erminia Zaini, dalla quale ha tre figli: Sergio, Osvaldo e Leila. Il 14.8.1938, mentre gioca a carte in un caffè di Cremona con Francesco Bellintani (di Luigi e Gentile Pavesi, n. Marcaria, Mantova, il 24.8.1898, pensionato ferroviario, sospetto politico, diffidato; ASCr, Fondo Questura – Sovversivi, b. 13, fasc. 287; Cpc, b. 459, 1938-1942) e con Giuseppe Giovanni Zana (di Cesare e Clementina Verzelletti, n. Orzinuovi, Brescia, il 27.12.1903, residente a Cremona, rappresentante di commercio, diffidato; Cpc, b. 5507, fasc. 135246, 1938-1942), improvvisamente zufola le prime note musicali di “Addio Lugano bella”, subito seguito dagli altri due, il tutto per pochi istanti, dopo di che la cosa cessa. Ad un tavolo vicino, però, è seduto il fascista Mario Rossi, che, conoscendo la canzone, ne riprende il motivo per vedere il comportamento dei tre, che però non abboccano. Rossi, tuttavia, denuncia l’accaduto all’Ufficio Politico della 17a legione della Mvsn, che ne fornisce verbale alla Questura di Cremona, in cui Giudici viene definito “fedele tuttora alle sue idee e non ha dato finora alcuna prova di ravvedimento. Elemento colto, intelligente, franco nelle sue teorie politiche, ancora oggi è da considerarsi avversario irriducibile del Regime Fascista. Si mantiene riservato, non svolge propaganda o attività antinazionale. Frequenta la compagnia di sovversivi. Non è iscritto al PNF”. Cpc, b. 2451, 1922-1942. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Giudici Giuseppe (padre)
Dominoni Maria (madre)
Zaini Erminia (moglie)
Nata a Cremona il 18.1.1908.
Giudici Sergio (figlio)
Nato a Cremona il 18.11.1932.
Giudici Osvaldo (figlio)
Nato a Cremona il 17.1.1934.
Giudici Leila (figlia)
Nata a Cremona il 11.4.1935.
Luoghi di residenza
Mornico al Serio Lombardia Italia (1892/10/23 - 1912/07/09) Sergnano Lombardia Italia (1912/07/09 - ) Cremona Lombardia Italia
Fatti notevoli
1911 - 1912
Partecipa alla guerra di Libia.
1915 - 1918
Partecipa alla prima guerra mondiale come caporale nel 3° Genio Telegrafisti.
1938/08/14 - 1938/08/14
Mentre gioca a carte con due amici in un locale pubblico a Cremona, i tre fischiettano per un brevissimo momento l'aria della canzone anarchica 'Addio Lugano bella'. Un fascista li sente e li denuncia.
Sanzioni subite
diffida ( - )
Relaz. con altri soggetti
Bellintani Francesco (amicizia)
ASCr, Fondo Questura - Sovversivi, b. 13, fasc. 287
Zana Giuseppe Giovanni (amicizia)
ACS, Cpc, b. 5507, fasc. 135246
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 2451, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Azzoni 2003
riferimento p. 52 e p. 161.