Profilo sintetico riassuntivo
Nata a Treviglio (Bg) il 29.8.1914, sospetta comunista. Il 9.5.1924 espatria in Belgio, a Seraing, iscritta sul passaporto della madre insieme al fratello minore Guido, mentre il padre rimane a Treviglio perché separato dalla moglie. A Seraing la famigliola risiede presso l’operaio Luigi Brumani, partito per l’estero qualche anno prima, nativo di Treviglio e amante della madre di Laura Fumagalli. Durante la permanenza a Seraing comincia a frequentare un cinematografo vicino a casa sua, il ‘Teatro Seraing’, frequentato da molti comunisti, tra cui il minatore belga Léopold Bastiels (nato a Seraing il 15.1.1908, dal giugno 1941 è membro attivo della Resistenza diffondendo i giornali clandestini «Le Drapeau Rouge», «La Meuse» e «La Liberté»; arrestato il 22.8.1942, viene subito deportato a Mauthausen, dove muore il 7.11.1942). In quel periodo - luglio e agosto 1932 – c’è lo sciopero dei minatori, e per trovare il fidanzato va a tutti i comizi e le manifestazioni comuniste ma, stanca di questo faticoso ménage, rompe con il fidanzato. Frequenta anche il giovane comunista belga Victorio Pasques. Poco tempo dopo si fidanza con un amico di suo fratello Guido, il minatore belga Francesco Hausmann, di 19 anni, abitante a Seraing, del quale rimane incinta. Intende sposarsi con Hausmann ma viene espulsa dal Belgio essendo stata diffidata dalle autorità belghe a non frequentare comunisti e, non essendosi allontanata subito, viene arrestata il 13.4.1933 e tenuta in carcere per 15 giorni. Mentre è in carcere, dall’Italia riceve i documenti necessari per sposarsi, ma le autorità locali non vogliono che il matrimonio si celebri in Belgio. Per questo il 2.5.1933 viene portata alla frontiera del Lussemburgo, da dove si reca al Consolato italiano di Metz per avere il foglio di via e rientrare in Italia. In Rf. La giovane Fumagalli ha una zia materna, Anna Maria Biella, sposata con Carlo Sincinelli, domestica presso la famiglia Maggioni di Milano via Foro Bonaparte 57. Nel giugno 1933, secondo la zia, la nipote incinta dovrebbe essere a Como presso un istituto di suore in attesa del rientro in Italia della madre per assisterla. In effetti la ragazza è stata rimpatriata da Metz con foglio di via rilasciato dal Consolato italiano di Metz e ricoverata all’Ospedale Civile di Como perché in stato di avanzata gravidanza e febbricitante, dimessa il 7.6.1933 e avviata al comune d’origine con foglio di via obbligatorio, presentandosi regolarmente al Commissariato di Ps di Treviglio proveniente da Como e stabilendosi a Treviglio presso lo zio Cesare Luigi Sincinelli, ex vigilato speciale abitante in via Galli 9. Il 19.7.1933 si stabilisce in via Beretti 5 a Treviglio, e il 30 agosto successivo viene ricoverata all’ospedale ‘Principessa di Piemonte’ di Bergamo nel reparto maternità illegittime, da dove esce il 2 ottobre per tornare a Treviglio in via Galli 9 dopo aver dato alla luce la bambina Carmela. Sposatasi nel novembre 1934 con Francesco Carobbio (fu Santo), straccivendolo, a Treviglio e con lui residente a Treviglio in via Mazzini 3, il 7.10.1935 viene denunciata dai Cc di Treviglio per lesione aggravata in danno del proprio marito. Nel giugno 1938 risiede in via Beltrame Buttinoni 18 con il marito e la figlia, mentre sua madre e il fratello Guido vivono a Liegi, con i quali è in rapporto epistolare. Nel dicembre 1938 da’ alla luce un’altra figlia, Stella, e la madre della Fumagalli, che lavora come domestica, va a vivere a casa della figlia che, iscritta in RF, in seguito alla doppia maternità ne viene radiata nel luglio 1939. Il fratello Guido, minatore in Belgio, vive ancora a Liegi, dove è padre di 5 figli. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 2197, 1933-1943. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)