Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Osio Sotto (Bg) il 24.6.1866, dove risiede, contadino. Il 18.8.1926 viene denunciato dai Cc di Alzano Maggiore (Bg) per oltraggio all’effigie di Mussolini. Su richiesta degli stessi Cc, il 24.6.1926 il dr. Enrico Moretti, ufficiale sanitario del comune di Osio Sotto, certifica le cattive condizioni di salute di Abati. Il 26.8.1926 la Pretura di Bergamo lo condanna a 6 mesi di carcere e a 600 lire di multa per oltraggio all’immagine di Mussolini, su istigazione di altre persone che però nel fascicolo non vengono citate. La pena viene ridotta in appello a 2 mesi di reclusione e a 200 lire di multa anche in considerazione del suo stato di salute. La notte tra l’1 e il 2.5.1931 sfregia le immagini di Mussolini sui muri di Osio Sopra, ma viene scoperto dal capomanipolo fascista della Mvsn di Dalmine, Giovanni Battista Villa, e per questo arrestato. Come riferiscono i Cc di Bergamo al Questore il 9.5.1931, Abati viene interrogato sulle ragioni per le quali ha di nuovo compiuto, a distanza di 5 anni, lo stesso gesto che lo aveva portato alla condanna precedente, e la sua risposta è che “precisamente in seguito al precedente reato, siccome era stato percosso dai fascisti, era rimasto in lui un senso di rabbia che si manifestava specialmente quando vedeva le effigi del Capo del Governo stampigliate sui muri”. Il 12.5.1931 il Tribunale di Bergamo lo condanna a 1 mese e 15 giorni di carcere e a 350 lire di multa. Radiato nel 1933. (G. Mangini, R. Vittori)