Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Cene il 8.5.1892, macellaio, antifascista, sposato con 6 figli. Nel 1934 inoltra domanda di iscrizione al Pnf locale, non ha precedenti e ha anche partecipato a ‘manifestazioni patriottiche’. Tuttavia, il 4.2.1935 accade che Giovanni Battista Occioni, nativo di Cene, emigrato in Francia, da dove viene espulso nel dicembre 1934 e quindi da poco rientrato in paese, canta in pubblico canzoni ‘sovversive’ e grida frasi antifasciste, tra le quali “Viva Lenin”. Bortolotti lo incoraggia a ripetere la frase “Mala vita vestita in nero”, a cui fa seguito la frase “Viva Lenin”, e invita a casa sua Occioni, che è ubriaco e che minaccia di morte Giovanni Falconi, pure di Cene. Per questo, il podestà di Cene sospende per 6 giorni la licenza di Bortolotti per l’esercizio della macelleria. Il 5.12.1938 i Cc di Bergamo sono favorevoli alla sua radiazione perché partecipa alle ‘cerimonie patriottiche’, la moglie è iscritta al Pnf e i figli alla Gil. Il nulla osta alla radiazione giunge dal Ministero dell’Interno il 9.1.1941. (R. Vittori)