Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Cisano Bergamasco (Bg) il 24.12.1899, contadino, repubblicano, antifascista. Dopo essersi trasferito a Brivio (Co) il 28.7.1921, nel 1923 emigra in Francia, a Verdun-sur-Garonne (dipartimento Alta Garonna, regione Occitania). Sposato con Irene Ida Sala (di Paolo e Orsola Bonati, nata a Cisano l'8.2.1900), ha 4 figli. Il 9.5.1933 una lettera riservata del Ministero degli Interni al prefetto di Bergamo comunica che il Consolato di Tolosa informa che Brambilla è ritenuto pericoloso, irascibile, fiduciario del Psi e del sindacato francese Cgt per la regione di Castelnau-d’Estrétefond (dipartimento Alta Garonna, regione Occitania). In precedenza, nel maggio 1929, Brambilla si era presentato agli uffici del Consolato italiano di Tolosa per inoltrare una domanda di sussidio per famiglia numerosa. Nel pomeriggio però si ripresenta ubriaco, con atteggiamento spavaldo e provocatore, urlando a gran voce che le informazioni ricevute in mattinata erano false e pretendeva di avere subito il sussidio ”così come si faceva coi fascisti”. Il cancelliere Tavolucci gli risponde che prima deve avanzare domanda al sindaco ove risiede. Parla anche col vice-console dott. Rotini e protesta “contro le ingiustizie che ai figli del popolo ed ai compagni farebbe il governo fascista”. Nonostante le rassicurazioni ottenute, Brambilla inveisce ad alta voce contro il fascismo e il governo nazionale e viene messo alla porta. Dalla sommaria inchiesta svolta risulta che Brambilla aveva avuto un lungo colloquio col ragioniere Valentino Pesavento (nato a Fara Vicentino il 24.9.1894 da Giovanni e Caterina Laverda, domiciliato a Gazzo Padovano), noto antifascista in contatto con i fuorusciti del luogo e componente del consiglio d’amministrazione della Banca Agricola Franco-Italiana, i cui esponenti sono Francesco Ciccotti-Scozzese, Pedrini Guzzani ecc. Si ipotizza che quest'ultimo possa aver sobillato Brambilla. Sempre dal Consolato di Tolosa nel 1937 risulta che Brambilla risiede a Mauzac (dipartimento Alta Garonna, regione Occitania) ed è iscritto all’associazione antifascista ex combattenti e nutre ancora convinzioni sovversive. In RF nel 1933. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 818, 1929-1939. (R. Vittori)