Bruni Roberto

n. busta
21
n. fascicolo
628
Primo estremo
1941
Secondo estremo
1942
Cognome
Bruni
Nome
Roberto
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1914/11/08
Luogo di morte
Dachau (Germania)
Data di morte
1945/02/13
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo l' 8.11.1914, antifascista. Anche il padre Luigi, noto antifascista liberale, e il fratello Eugenio sono inclusi nell'elenco dei sovversivi. Viene arrestato l’11.10.1941 con il fratello Eugenio, Giuseppe Taino e Virgilio Caffi per atti sovversivi (scritti antifasciste sui muri di Bergamo, danneggiamento e imbrattamento del monumento agli 'eroi della Rivoluzione fascista'). Il 3.3.1942, con sentenza n. 99, viene assolto dal Tribunale Speciale per insufficienza di prove. Il 10.3.1942 la Questura di Roma avvisa dell'assoluzione quella di Bergamo, informando che Bruni è stato scarcerato e che il 6.3.1942 è stato munito di foglio di via con l’obbligo di presentarsi alla Questura della città natale entro 2 giorni, ciò che avviene la mattina dell’8 marzo. Pochi giorni dopo, e cioè il 16.3.1942, viene ricoverato presso l'Ospedale Psichiatrico Provinciale di Bergamo, il cui direttore prof. Alberto Rostan informa il questore locale del ricovero. Nonostante l'assoluzione e le non buone condizioni di salute, la Questura di Bergamo lo inserisce nell'elenco "delle persone da arrestarsi in determinate circostanze". Dopo l'8.9.1943 col fratello Eugenio decide di unirsi alle prime formazioni partigiane e già nel settembre 1943 raggiunge la banda 'Carlo Pisacane' di Ettore Tulli e successivamente, dopo la dispersione della banda, i due fratelli Bruni cercano di raggiungere le formazioni presenti in Val Cannobina, intorno al Lago Maggiore. Lungo il percorso, però, nel maggio 1944 vengono intercettati dalle guardie forestali fasciste nei pressi di Luino e consegnati alle SS. Dopo essere stati portati nel carcere di San Vittore a Milano il 19.7.1944, il 9.10.1944 vengono avviati al campo di concentramento e di transito di Bolzano-Gries e il mese successivo deportati a Dachau, dove Roberto muore di stenti e di tifo petecchiale il 13.2.1945. Cpc, b. 863, 1942-1942. (R. Vittori)
Familiari
Bruni Luigi (padre)
Artifoni Maria (madre)
di Luigi ed Elisa Perico, nata a Bergamo il 2.3.1892.
Bruni Amalia (sorella)
Nata a Bergamo il 25.7.1913.
Bruni Eugenio (fratello)
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia (1914 - 1943)
Fatti notevoli
1941/10/11 - 1942/03/03
Arrestato a Bergamo l’11.10.1941 con il fratello Eugenio, Giuseppe Taino e Virgilio Caffi per atti sovversivi (scritte antifasciste sui muri di Bergamo, danneggiamento e imbrattamento del monumento degli eroi della Rivoluzione fascista).
1943 - 1944
Dopo essersi aggregato, insieme al fratello Eugenio, alla banda partigiana guidata da Ettore Tulli, cerca di aggregarsi ad altra formazione partigiana operante in Val Cannobina, ma viene arrestato, imprigionato e poi deportato.
Sanzioni subite
carcere (1941/10/11 - 1942/03/03)
deportazione (1944 - )
Deportato a Dachau dopo essere stato a San Vittore e Bolzano-Gries.
Relaz. con altri soggetti
Taino Giuseppe Ambrogio Celestino (antifascista, comunista)
ASBg, Sovversivi
Caffi Virgilio (antifascista)
ASBg, Sovversivi
Tulli Ettore (comunista)
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 863, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Bruni 1947
Dal Pont, Leonetti, Maiello, Zocchi 1961
riferimento p. 474.
Fontana 2010