Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte San Pietro (Bg) il 31.10.1896, socialista unitario. Ha frequentato le scuole elementari. Si sposa a Ponte San Pietro il 23.10.1921 con Virginia Maria Costantina Gambirasio, dalla quale ha due figli. Nel novembre 1925 lavora come operaio meccanico presso gli stabilimenti di Dalmine, dove svolge propaganda socialista, ma le aggressioni fasciste lo inducono ad emigrare in Francia nel luglio 1926 con regolare passaporto. Il 13.8.1928 viene inserito nel BR con il n° 5692, ma nel novembre successivo ne viene escluso. Nel 1932 manda la moglie a partorire in Italia, a Torino, dove appunto nasce la figlia Ives Italia. Nell’estate 1936 il suo rientro in patria viene segnalato come imminente dall’agente consolare italiano di Briey al Consolato Generale d’Italia, che a sua volta lo segnala con telespresso del 2.8.1936 agli uffici Ps di frontiera di Chiasso e di Modane, alla Prefettura di Bergamo al Cpc, insieme ai nominativi di Battista Canese (comunista, di Gaetano, n. a La Spezia il 19.7.1903, che sta per rientrare in Italia via Chiasso agli inizi di settembre 1936) e di Egidio Signori, di Grosseto (di Antonio e Adele Burchianti, residente a Pexonne, ritenuto antifascista insieme al fratello Virginio, che risiede ad Auboué). Effettivamente Bacis rientra in Italia il 22.8.1936, ma solo per far visita al fratello Daniele in via Erni 8 a Ponte San Pietro, per poi ripartire il 19.11.1936 per la Francia, dove vive in rue de Chanzy a Homecourt (dipartimento Meurthe-et-Moselle). Il definitivo rientro in Italia avviene solo nel novembre 1939. Nel febbraio 1940 risiede a Ponte San Pietro presso il fratello, è disoccupato e fruisce di un sussidio straordinario concesso dal Ministero degli Esteri agli italiani rientrati in patria. Nel riassumere il suo profilo biografico, l’8.2.1940 i Cc di Bergamo riferiscono alla locale Questura che, per la "prova d’italianità" da lui mostrata nel far partorire la moglie in Italia, “si ritiene meritevole di essere radiato dallo schedario dei sovversivi, tenendo inoltre presente che preferì il rimpatrio agli allettamenti promessigli dalle autorità francesi per assumere la cittadinanza di quello Stato”. Radiato nel 1940. Cpc, b. 241, 1928-1940. (G. Mangini, R. Vittori)