Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 24.10.1894 a Pianico (Bg), dove vive. I suoi genitori, fino a quel momento conviventi, si sposano solo dopo la nascita di sua sorella Elvira Elisabetta, avvenuta nel 1895, morta prematuramente nel 1896. Minatore, pregiudicato per furto e oltraggio agli agenti di Ps, definito di carattere violento e rissoso, dedito al vino, socialista non pericoloso, vagabondo. Denunciato il 26.5.1911 dai Cc di Endine per furto. Il 7.9.1921 dalla Pretura di Lovere viene condannato a 15 giorni di carcere per oltraggio all’Arma e violazione di domicilio. Emigrato in Francia, il 27.5.1926 viene condannato dal Tribunale penale di Lione a 8 giorni di reclusione per violenza e lesioni. Rientrato in Italia, il 20.10.1927 viene condannato dalla Pretura di Bormio a 20 giorni di reclusione per furto semplice. Celibe, torna di nuovo in Francia nel 1930 con regolare passaporto e un contratto di lavoro come minatore. Nel 1931 ha risieduto a Colombelles (Calvados), dove ha lavorato alle ‘Mines de Gouvix’ per conto della ‘Société Normande de Metallurgie’. Come informa il Consolato italiano di Le Havre scrivendo l’1.4.1938 all’ambasciata italiana a Parigi, per lo stesso reato del 1926 viene condannato dal Tribunale penale di Caen il 27.6.1931 a 6 mesi di reclusione e a 5 anni di interdizione di soggiorno. Nel luglio 1934 i Cc di Clusone informano che si è allontanato da Pianico da oltre 3 mesi. Nel 1939 si allontana ancora da Pianico, e il 18.4.1939 viene arrestato dai Cc di S. Stefano Belbo (Cn) per furto aggravato. Nel settembre 1941 i Cc di Pianico non ne hanno traccia, anche se nell’agosto 1940 era stato fermato dai Cc di Broni (Pv). Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. (G. Mangini, R. Vittori)