Moroni Angela Elisabetta


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n. busta
75
n. fascicolo
2274
Primo estremo
1931
Secondo estremo
1931
Cognome
Moroni
Nome
Angela
Altri nomi
Elisabetta
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1905/12/18
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaia tessile
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nata ad Albino (Bg) il 18.12.1905, operaia tessitrice al cotonificio Honegger di Albino, tra le promotrici dello sciopero del 22 e 23.5.1931. Viene arrestata già la sera stessa del giorno dello sciopero dal brigadiere a piedi dei Cc Gaetano Rizzo (appartenente ai Cc di Bergamo Bassa, ad Albino come supporto operativo ai Cc locali) con l’accusa di essere la promotrice dell’astensione dal lavoro e istigatrice alla resistenza passiva. Secondo il vice-commissario di Ps nel suo rapporto al questore Guarducci, è “fra le più riottose e violente nell’opporsi allo sgombero dello Stabilimento ordinato dall’Autorità”. La mobilitazione delle operaie prosegue anche il giorno dopo, 23.5.1931, e porta all’arresto delle altre operaie implicate e ritenute, insieme alla Moroni, le vere responsabili dello sciopero: in primo luogo Angela Noris, tessitrice, ritenuta la promotrice del movimento, organizzato in seguito al suo licenziamento, poi Teresa Fogaccia, Ida Brugali, Ida Testa, Maria Cuter, Egidia Camozzi, Maria Belotti. Nel gruppo delle operaie coinvolte e individuate come le promotrici della protesta, sono soprattutto le prime cinque ad essere oggetto dell’attenzione della polizia fascista. La vicenda dalla stessa autorità di Ps è messa in relazione con “le manifestazioni di minore gravità avvenute prima o contemporaneamente in altri opifici di Albino di Gazzaniga e di Nembro”, il che, per la Ps, “dimostra l’esistenza di un movimento a carattere sedizioso e che, se non arginato in tempo con provvedimenti di rigore ed esemplari, può dar la sensazione alle masse che esse possano impunemente violare le leggi”. Già il 24.5.1931 la Moroni viene portata davanti alla Commissione Provinciale per il confino di polizia, composta dal prefetto Egisto Terzi, dal sostituto procuratore del Re Socrate Martucci, dal questore Giovanni Guarducci, dal tenente colonnello dei Cc Pietro Testani e da Ferruccio Gatti, console della XIV legione Mvsn. La Commissione condanna la Moroni ad un anno di confino con la seguente motivazione: “ha commesso atti e manifestazioni delittuose diretti a turbare l’ordinamento interno e la disciplina nello stabilimento nel quale lavora, recando così danno diretto alla produzione ed all’ordinamento economico”. La stessa condanna viene inflitta anche a Emma Barcella, filatrice; Ida Brugali, filatrice, Maria Cuter, filatrice. In seguito a ricorso, il 2.6.1931 il Tribunale di Bergamo converte la condanna al confino, sia per la Moroni che per le altre, in pene sostitutive. Per Moroni, Barcella e Cuter una multa di 100 lire e un’ammenda di 50 lire “per il reato previsto dall’art. 18 della Legge 3 aprile 1926 sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi in relazione all’art. 95 del regolamento ed agli art. 190 e 434 del Codice Penale”, mentre Ida Brugali viene condannata a 10 giorni di reclusione, a 100 lire di multa e a 50 lire di ammenda per i reati sopra citati e per quello previsto dall’art. 194 del Codice Penale. Il 15.6.1931 Moroni viene liberata con la condizionale, senza segnalazione al Cpc. Radiata nel 1933 insieme alle altre operaie coinvolte, in base alla seguente motivazione, formalizzata dal questore di Bergamo: “Visto che la denuncia alla Commissione del confino fu consigliata da motivi contingenti, tanto è vero che il provvedimento di polizia venne quasi subito revocato, mentre in linea politica le prevenute non diedero mai luogo a rilievi, e pertanto non si ritenne di segnalarle al Casellario centrale, si depennano”. Nel fascicolo sono conservate le fotografie segnaletiche in triplice posa realizzate dalla polizia fascista. ACS, Confino politico, b. 693, fasc. 10573. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Moroni Battista (padre)
Zanga Carmelina (madre)
Moroni Ernesto Giovanni (fratello)
Nato ad Albino il 25.7.1893.
Moroni Erminda Maria (sorella)
Nata ad Albino il 6.7.1894.
Moroni Elia Antonio (fratello)
Nato ad Albino il 9.6.1895, morto il 21.1.1896.
Moroni Luigia Maria (sorella)
Nata ad Albino il 3.8.1896.
Moroni Carolina Maria (sorella)
Nata ad Albino il 7.10.1897.
Moroni Giuseppe Leone (fratello)
Nato ad Albino il 25.1.1899.
Moroni Teresa Carola (sorella)
Nata ad Albino il 22.5.1900.
Luoghi di residenza
Albino Lombardia Italia (1905 - )
Fatti notevoli
1931/05/22 - 1931/05/23
Partecipa all'organizzazione dello sciopero del 22 e 23.5.1931 allo stabilimento Honegger di Albino ed è arrestata con l’accusa di astensione dal lavoro e istigazione alla resistenza passiva
Sanzioni subite
confino politico (1931/05/25 - 1931/06/15)
Il 25.5.1931 è condannata ad un anno di confino, ma la pena viene condonata e il 15.6.1931 viene liberata con la condizionale.
Relaz. con altri soggetti
Noris Angela
ASBg, Sovversivi
Brugali Ida Maria
ASBg, Sovversivi
Cuter Maria
ASBg, Sovversivi
Camozzi Egidia
ASBg, Sovversivi
Fogaccia Teresa
ASBg, Sovversivi
Testa Ida
ASBg, Sovversivi
Belotti Maria
ASBg, Sovversivi
Barcella Emma
ASBg, Sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933
Documentazione allegata
foto segnaletica polizia
Altre fonti archivistiche
(ACS, C) Archivio centrale dello Stato (Roma), Confino politico
Busta 693, Fascicolo 10573
ACS, DGPS-AGR II, cat. C1, (1930-1933), Provincia di Bergamo
Busta bb. 42, 49, 50, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Dal Pont-Carolini I
riferimento p. 159.
Lupi 2016
riferimento pp.109-111.
Cento Bull 1983
riferimento p. 150.