Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Vertova (Bg) il 7.9.1896, raffinatore, antifascista. Una nota della Direzione Generale di Ps del 20.6.1933 inviata ai prefetti di Bari, Bergamo e Viterbo comunica che, secondo il segretario del fascio di Troyes, in Francia, verrebbe tenuta propaganda antifascista e atteggiamento ostile al regime, oltre che da Bruno Austini, falegname (di Giuseppe e Domenica Bartolini, nato a Camino o Canino il 18.12.1908), da Marcantonio Todisco, raffinatore (di Antonio, nato a Bisceglie il 10.4.1899), anche da Carlo Moroni, e di ciascuno si chiedono informazioni sul comportamento prima dell’espatrio. Il questore di Bergamo il 24.6.1933 a sua volta chiede informazioni alla tenenza dei carabinieri di Clusone: la risposta, del 1.7.1933, informa che Moroni è espatriato per la Francia nel luglio 1920, anche se non è possibile accertare se fosse o meno in possesso di passaporto e comunque in passato aveva tenuto buona condotta morale senza pendenze penali. Il 25.9.1933 la Direzione Generale di Ps comunica che, interrogato su Bruno Austini e Carlo Moroni, il segretario dl fascio di Troyes informa che, secondo una comunicazione confidenziale di un agente della polizia locale, il primo si adopera per sostenere e diffondere il giornale comunista settimanale «La Dépeche», il secondo è antifascista e frequenta elementi comunisti del luogo ed è autore di dichiarazioni ostili al Regime. Il Ministero ne chiede la fotografia il 2.4.1937, ma i Cc di Gazzaniga non riescono a procurarsela, perciò il 24.4.1937 descrivono Moroni a parole: alto 1.72, capelli e occhi neri. Nel fascicolo è conservata copia di una lettera del 3.10.1938 firmata Bettina e scritta da rue St. Julien 46, les Villas Aube e indirizzata alle sorelle Moroni, via S.Lorenzo Bergamo per Vertova, che il 16.10.1938 i Cc di Bergamo identificano come scritta da Elisabetta Merelli, detta Bettina (espatriata in Francia il 6.2.1924) moglie di Carlo Moroni. Ancora il 4.2.1939 Moroni, proprietario di una piccola casetta, abita allo stesso domicilio, senza svolgere apparentemente attività ostile all’Italia, forse intende chiedere la cittadinanza francese; il 15.6.1942 risulta ancora residente allo stesso indirizzo. iscritto in Rubrica di Frontiera. Cpc, b. 3426, 1938-1942. ACS, Polizia Politica, b. 872, fasc. 4. (G. Mangini, R. Vittori)