Morotti Mario Giovanni

n. busta
75
n. fascicolo
2283
Primo estremo
1926
Secondo estremo
1942
Cognome
Morotti
Nome
Mario
Altri nomi
Giovanni
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1902/05/30
Luogo di morte
Lovere (Bg)
Data di morte
1979/06/14
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Lovere (Bg) il 30.5.1902, meccanico, socialista, licenza elementare. Moroni lavora come operaio presso la fabbrica Franchi Gregorini. Nel primo dopoguerra a Lovere è attivo con i 2 fratelli maggiori, Giuseppe e Luigi, mentre, come emerge dalla ricerca di Mimmo Franzinelli sulla classe operaia loverese, edita nel 1987, un altro fratello, Battista, è tra i fondatori della locale sezione comunista. Sempre secondo Franzinelli, Morotti è tra i fondatori della sezione giovanile socialista loverese e tra gli organizzatori del circolo ‘La proletaria’, anche se politicamente oscilla tra posizioni anarchiche e socialiste, ma nel 1921 per qualche tempo è il responsabile sezione comunista loverese. Abbonato ai periodici comunisti «Unità» e «Pungolo», l’1.10.1926 spedisce un vaglia di 31 lire dall’ufficio postale di Lovere al quotidiano comunista «Unità», così destinate: 5 per la sottoscrizione lanciata dal giornale a favore dei minatori inglesi, 5 al quotidiano, 18 per il rinnovo trimestrale dell’abbonamento, 3 per l’abbonamento trimestrale alla rivista «Il Pungolo». Il versamento, segnalato alla Questura, determina la perquisizione della sua abitazione di via Garibaldi 197, effettuata dai Cc di Lovere alla ricerca di materiale propagandistico, senza esito. Secondo un’annotazione autobiografica di Morotti conservata dal nipote Edgardo Morotti di Lovere e citata dallo storico Mimmo Franzinelli, il temperamento esuberante di Morotti durante il fascismo lo porta a collezionare 10 licenziamenti e una cinquantina di perquisizioni, anche 3 in un solo giorno. La sera del 16.5.1931 Morotti butta per strada dalla finestra di casa sua una bandiera tricolore che il vigile urbano G. Galloni gli aveva messo in casa allo scopo di esporla, il giorno dopo, in occasione dell’anniversario del liceo classico di Lovere ‘Decio Celeri’. Il 19.5.1931 il podestà di Lovere denuncia Morotti alla Pretura di Lovere, informandone anche il prefetto, il quale però non ritiene ci siano gli estremi per procedere ad una azione penale, dato che la bandiera gettata fuori dalla finestra di casa Morotti non aveva lo stemma reale e nessun articolo del codice penale prevede sanzioni in tal caso. Il 19.12.1931 viene diffidato in base all’articolo 164 della legge di PS. Nel settembre 1933 viene radiato dal novero dei sovversivi. Tuttavia, nel giugno e nel dicembre 1937 al podestà di Lovere giungono da Parigi due lettere anonime, che contengono notizie su alcuni italiani residenti nei dintorni di Parigi, soprattutto ad Argenteuil, originari o già residenti a Lovere e a Castro che, insieme ad altri dell’adiacente territorio bresciano, vengono segnalati come antifascisti. I nominativi indicati sono quelli di Ottavio Vezzoli, Giovanni De Pari, Giovanni Combi, Bernardina (Dina) Combi, sorella di Giovanni e nata a Lovere il 15.4.1915. Tra questi nomi figura anche quello di Morotti. Questi, infatti, dopo aver chiesto il passaporto nell’agosto, nel settembre 1937 si reca in Francia per far visita al fratello Battista, che dal 1923 risiede appunto ad Argenteuil, dove è presente un’attiva comunità di loveresi, che insieme ad altre comunità (romagnola, toscana, ecc.) aderisce alla ‘Fratellanza Italiana’, la cui sede è in rue Gambetta 42. Allo stesso indirizzo si trova l’‘Unione Popolare Italiana’. Il presidente di entrambe le organizzazioni è Fortunato Foresti. Rientrato a Lovere nei primi mesi del 1938, il 5.3.1938 i Cc di Lovere eseguono una perquisizione personale e domiciliare di Morotti alla ricerca di corrispondenza e stampati sovversivi, senza esito. Nella circostanza gli viene ritirato il passaporto. Morotti viene citato come antifascista anche in una terza lettera anonima da Argenteuil, scritta il 26.2.1938 e indirizzata al comando della 14a legione Mvsn di Bergamo, in cui si fanno anche i nomi di Fortunato Foresti, Guido Biolghini, Pierino Cerutti, Umberto Vezzoli, Tobia Zilioli. La lettera giunge mentre Morotti è rientrato a Lovere, dove subisce la citata perquisizione e dove lavora per la ditta idraulica Maroni. Il 30.8.1939 viene richiamato alle armi a Vigevano come artigliere e posto in congedo illimitato il 20.10.1939. Nel maggio 1942 frequenta persone del Pnf e in occasione dell’offerta della lana per i combattenti contribuisce generosamente alla raccolta. Radiato nel 1942. Durante la Resistenza agisce in fabbrica come fiancheggiatore dei partigiani garibaldini e alla liberazione si professa anarchico. Nel secondo dopoguerra dal suo posto di lavoro al cantiere battelli dell’Ilva contribuisce alle lotte operaie. Muore a Lovere il 14.6.1979. Cpc, b. 3428, 1938-1942. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Morotti Giovanni (padre)
Nato nel 1870, maniscalco
Baldacchini Giacomina (madre)
Morotti Luigi (fratello)
Morotti Giuseppe Agostino (fratello)
Nato a Lovere il 15.2.1897
Morotti Agostina Teresa (sorella)
Nata a Lovere il 2.4.1898, morta il 2.8.1898
Morotti Battista (fratello)
Nato a Lovere il 18.12.1900
Luoghi di residenza
Lovere Lombardia Italia via Garibaldi, 147 (1902 - 1979)
Fatti notevoli
E tra i fondatori della sezione giovanile socialista e tra gli organizzatori del circolo “La proletaria”. Oscillò tra posizioni anarchiche e socialiste e nel 1921 partecipò alla fondazione della sezione loverese del Partito comunista diventandone per qualche tempo responsabile.
1931/05/16
La sera del 16.5.1931 butta per strada dalla finestra di casa sua una bandiera tricolore che il vigile urbano G. Galloni gli aveva messo in casa allo scopo di esporla, il giorno dopo, in occasione dell’anniversario del liceo classico di Lovere ‘Decio Celeri’
Sanzioni subite
diffida (1931/12/19 - )
Duffudato il 19.12.1931 in base all’articolo 164 della legge di PS
perquisizione (1926/10 - )
Nell'ottobre 1926 subisce perquisizione della sua abitazione con esito negativo
perquisizione (1938/03/05 - )
In seguito a denuncia anonima in cui si segnalano rapporti con antifascisti loveresi e bresciani residenti in Francia ad Argenteuil, il 5.3.1938 i carabinieri di Lovere eseguono una perquisizione personale e domiciliare di Morotti alla ricerca di corrispondenza e stampati sovversivi, senza alcun esito.
Relaz. con altri soggetti
Biolghini Guido (militanza politica)
Cerutti Pierino (militanza politica)
Vezzoli Umberto (militanza politica)
Zilioli Tobia (militanza politica)
Foresti Fortunato (militanza politica)
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1942
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3428, Fascicolo
Riferimenti bibliografici
Franzinelli, 1987
riferimento p. 61, nota 19 e p. 75, nota 7