Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandino (Bg) il 6.12.1900, avvocato, socialista massimalista. Partecipa alla prima guerra mondiale arruolandosi volontario nel 1918. Nel 1923 si laurea all’Università di Pavia. Il 12.6.1926 la Questura di Milano segnala a quella di Bergamo che Motta è di idee massimaliste. Nel 1932 si sposa con Ines Mortini, dalla quale avrà tre figli. Dopo aver esercitato la professione a Milano (viale Montenero 68), nel 1933 risiede a Gandino, dove è vice-presidente della Società Sportiva Gandinese. Iscritto al dopolavoro locale, frequenta ambienti fascisti. Radiato nel 1933. Proprietario di una casa sul colle di Gandino, nel periodo 1943-45 vi ospita, nascondendole e proteggendole dalla persecuzione razziale, due donne ebree, Elena Kerbes e la signora Wainrob. E’ attivo nella Resistenza con lo pseudonimo di ‘Ingegner Dolcini’. All’indomani della liberazione, in seguito a nomina prefettizia, il 26.5.1945 diviene il primo presidente dell’Amministrazione Provinciale di Bergamo, fino al 1951. Morto a Gandino il 16.9.1966. Ulteriori notizie, pur con alcuni errori, si trovano al sito
https://www.gandino.it/persone/giovanni-motta-avvocato-primo-presidente-della-provincia-di-bergamo
(G. Mangini, R. Vittori)