Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Venezia il 29.11.1907, antifascista, ha una sorella, Franca. Frequenta il liceo classico 'Piazzi' a Sondrio, città dove suo padre Giuseppe dirige il locale ospedale psichiatrico, poi si trasferisce a Torino per frequentare la facoltà di Medicina all’Università. Allievo del prof. Giuseppe Levi, a Torino si fidanza e poi si sposa con Carla Malvano, che appartiene ad una nota famiglia ebraica. Frequenta i circoli ebraici torinesi, in particolare il gruppo raccolto intorno alla figura di Leo Levi, e i giovani studenti universitari e intellettuali torinesi antifascisti raccolto intorno ad Augusto Monti, come Massimo Mila, Leone Ginzburg, Vittorio Foa. E’ amico tra gli altri di Cesare Pavese. La sua scheda biografica è compilata dalla Questura di Bergamo a partire dal 12.6.1929, quando Muggia è studente universitario e allievo ufficiale. Il motivo dell'apertura della scheda sta nel fatto che il 31.5.1929 viene arrestato per avere firmato una lettera di solidarietà inviata a Benedetto Croce, spedita dopo il discorso tenuto da Croce in Senato contro i Patti Lateranensi. Portato di fronte alla Commissione Provinciale di Torino il 17.6.1929, viene condannato a 3 anni di confino, ma con un telegramma del 2.7.1929 la condanna viene commutata in ammonizione per due mesi, che scade il 31 luglio. Trascorre l’estate e parte dell’autunno 1929 a Sondrio, presso la casa dei genitori. Rientra a Torino il 15.11.1929 presso l’abitazione di corso regina Margherita 74 bis e viene sorvegliato dalla Questura. Trascorre ancora a Sondrio l’estate 1930. Dal mesi di ottobre 1931 il padre, insieme alla moglie e alla figlia Franca, si trasferisce a Bergamo per dirigere il manicomio provinciale di via Borgo Palazzo 130, dove Muggia si reca spesso in visita. Nel 1935 è medico a Torino. Radiato dallo schedario dei sovversivi di Bergamo il 6.4.1935. Cpc, b. 3452, 1929-1942, scheda biografica. ACS, Polizia Politica, b. 878, fasc. 52. (G. Mangini, R. Vittori)