Nicoli Antonio Giuseppe

n. busta
78
n. fascicolo
2334
Primo estremo
1926
Secondo estremo
1947
Cognome
Nicoli
Nome
Antonio
Altri nomi
Giuseppe
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1889/03/20
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino intagliatore di legno
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Spirano (Bg) il 20.3.1889, contadino e intagliatore di legno. Partecipa alla prima guerra mondiale, nel corso della quale viene condannato due volte dal Tribunale Militare di Guerra dell’VIII Corpo d’Armata, nel 1916 e nel 1917, in entrambi i casi per diserzione. Arrestato e denunciato il 23.6.1925 per offese al capo del governo, viene liberato per amnistia nel luglio successivo e il 15.12.1925 il Tribunale di Milano dichiara formalmente non luogo a procedere nei suoi confronti, dato che l’azione penale era stata estinta dall’amnistia e per questo radiato nel 1933. Il 28.10.1936 viene fermato a Spirano perché, per le vie del paese, grida “Abbasso Mussolini - Abbasso l’Italia”. Il 17.11.1936, in vista della riunione della Commissione Provinciale per il confino di polizia, il questore di Bergamo predispone per il prefetto una memoria su Nicoli, in cui vengono ricostruiti i suoi precedenti e, a proposito delle due condanne inflitte dal Tribunale Militare di Guerra, il questore scrive: “Vero è che egli nella sentenza pronunziata nel 1916 dal tribunale Militare veniva riconosciuto parzialmente infermo di mente, ma è altrettanto vero che egli non ha dato mai segni di squilibrio mentale, e solo quando è ubriaco cade in uno stato d’incoscienza”, per questo viene ritenuto “pericoloso per l’ordine pubblico” ma qualificato come apolitico e non come antifascista perché alcoolizzato e per i suoi disturbi psichici. Nicoli viene però deferito al Tribunale Speciale, che il 27.11.1936 lo condanna al confino per 4 anni a Taurianova (Rc). Prosciolto con la condizionale e liberato il 20.3.1937 in occasione della nascita del principe Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto di Savoia e di Maria José del Belgio, è però trattenuto in carcere per un certo periodo per contravvenzione agli obblighi del confino. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia posa, realizzata il 10.11.1936. Cpc, b. 3537, 1926-1936. ACS, Confino Politico, b. 712, fasc. 10899. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Nicoli Luigi (padre)
Carminati Pierina (madre)
Luoghi di residenza
Spirano Lombardia Italia
Fatti notevoli
1925/06/23 - 1925/07
Denunciato e arrestato il 23.6.1925 per offese al capo del governo
1936/10 - 1936/10
Nell’ottobre 1936 viene arrestato nuovamente per offese al capo dello stato
Sanzioni subite
confino politico (1936/11/27 - 1937/03/20)
Condannato a 4 anni confino e prosciolto con la condizionale il 20.3.1937, trattenuto in carcere per contravvenzione agli obblighi del confino.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
foto in doppia posa del 10.11.1936.realizzata dagli agenti della Questura
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3537, Fascicolo
(ACS, C) Archivio centrale dello Stato (Roma), Confino politico
Busta 712, Fascicolo 10889
Riferimenti bibliografici
Antifascisti Cpc 1998, 13
riferimento p. 298
Dal Pont, Carolini 1980, vol. I
riferimento p. 162