Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Brignano Gera d'Adda (Bg) il 10.2.1884, contadino, popolare. Con Mario Nisoli (b. 69), suo nipote, e Giovanni Lanzeni, la sera del 4.10.1925 a Castel Rozzone (Bg) picchia il tenente Mvsn Vittorio Moneta e il caposquadra Mvsn Antonio Bugini perché questi ultimi, in bicicletta, hanno suonato il campanello per chiedere strada a Nisoli e ai suoi due amici. Pur denunciato per questo, non c’è traccia di un provvedimento nei suoi confronti. Il 30.11.1925 la Sotto-prefettura di Treviglio informa il prefetto di Bergamo che Nisoli “è dedito alle bevande alcooliche e quindi facile ad ubriacarsi. Politicamente ha tenenze al partito popolare, però non esplica per questo alcuna attività. Non lo si ritiene elemento pericoloso nei riguardi dell’ordine pubblico”. In effetti nelle carte conservate nel fascicolo non compare alcuna segnalazione di sue partecipazioni ad attività politiche o sindacali. Dalla fine del 1925 vive a Lonate Pozzolo (Va). La Questura di Varese il 23.2.1931 informa la questura di Bergamo che Nisoli “durante la sua permanenza in Lonate Pozzolo ha tenuto buona condotta morale e politica e nei riguardi del Regime non ha mai manifestato sentimenti ostili. Ritengo che egli possa essere radiato dal Casellario Politico”. Radiato nel 1931. (G. Mangini, R. Vittori)