Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Cene (Bg) il 23.11.1903, comunista. Emigra in Francia negli anni Venti, dal 2.9.1942 viene inserito in RF ‘per arresto’ perché il suo nome è compreso negli atti rinvenuti a Parigi negli archivi della Sureté Nationale riguardanti l’Upi - Unione Popolare Italiana e i volontari italiani già combattenti nelle milizie internazionaliste spagnole e internati nei campi di concentramento francesi. Occioni si arruola nelle formazioni anti-franchiste in Spagna nell’ottobre 1936 nel 1° gruppo d’artiglieria dell’XIa Brigata Internazionale, la prima unità internazionale o Brigata Mista, partecipando alla battaglia di Madrid del novembre 1936, mentre nell’aprile 1937 è nella sezione trasmissioni della Brigata Garibaldi e combatte a Huesca nel giugno 1937 e a Brunete nel luglio 1937. Alla fine del 1938 ripara in Francia. Nel fascicolo non ci sono altre notizie. Esiste però un giudizio politico-militare su Occioni redatto da Pietro Pavanin, funzionario del Pci, il 22.5.1940: “Occioni Francesco. Soldato. Membro del P.C.S. 1938. Nato nel 1903. Dati biografici nel suo dossier. Semplice volontario, attivo e disciplinato. In Spagna fece parte della Brigata Garibaldi, prese parte a diversi combattimenti rimanendo ferito due volte in combattimento. Il commissario politico della Brigata ed il segretario del Partito hanno dato il seguente giudizio: “porta ordine di compagnia. Ha portato gli ordini nelle ore e nei momenti più difficili. Il suo comportamento fu buono sia come attività e coraggio. Molto attaccato al Partito”. La nostra commissione ha segnalato Occioni al P.C.Ita. come un BUON compagno”. Come hanno chiarito Elena Dundovich, Francesca Gori ed Emanuela Guercetti, quello di Occioni rappresenta uno degli oltre 3300 giudizi che vennero redatti da Pavanin e da Edoardo D’Onofrio tra il 1937 e il 1938, poi rivisti nel 1940, con cui, facendone un censimento, si passavano politicamente in rassegna i combattenti italiani nella guerra di Spagna per stabilire chi fra di essi fosse degno di entrare nel Pce, prendendo anche in esame l’ipotesi di inviare in Urss alcuni di essi man mano che la guerra civile spagnola volgeva al peggio per le sorti della Repubblica. Alla fine della guerra civile, Pavanin e D’Onofrio si rifugiano in Urss portando con sé tutto il materiale archivistico, riorganizzandolo a partire dal 1940, come appunto nel caso di Occioni qui riportato. É per questo motivo che tale materiale oggi è conservato a Mosca, in un fondo presso l’archivio Российский Государственный Архив Социально-Политической Историй - Archivio di stato russo di storia sociale e politica (RGASPI), fondo Интербригады Республиканской Армий Испании¸ (Brigate internazionali dell'Esercito repubblicano spagnolo), fondo 545, fasc. Op. 6 D 501. Estremi cronologici: 01702/1940 - 30/09/1940. Cpc, b. 3578, 1942-1942. (G. Mangini, R. Vittori)