Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Mariano al Brembo (Bg) il 1.4.1906, muratore, comunista, residente a Sforzatica (Bg). Nei primi documenti conservati nel fascicolo, la madre di Pagani viene identificata in Mara Alborghetti, ma dall’aprile 1928 viene identificata in Brigida Sorti. Lavora negli stabilimenti della Dalmine dal 10.8.1922 al 14.12.1925, quando viene licenziato “per assenze arbitrarie”, come scrivono i Cc di Treviglio il 12.4.1928 in una relazione alla Questura di Bergamo. Riguardo alle motivazioni del licenziamento, le “assenze arbitrarie” citate dai Cc di Treviglio, nascondono un’altra ragione. In una nota dei Cc di Dalmine del dicembre 1925 relativa ad un gruppo di comunisti di Sforzatica, infatti, a proposito di Pagani viene scritto che “il soprascritto insieme ad altri comunisti di Sforzatica avevano in detto comune costituito un vero nucleo di giovani comunisti capeggiati da persona colta che probabilmente può essere il Rota Mauro. Quest’ultimo aveva ordine del noto comunista Ferrari di Bergamo facente parte dell’Esecutivo Provinciale Comunista, venne fermato con gli altri per misure di P.S. il 7 dicembre 1925 dall’Arma dei RR.CC di Dalmine e rilasciato il 12.12.1925”. Il licenziamento di Pagani dalla Dalmine giunge puntuale il 14.12.1925: le “assenze ingiustificate” sono appunto quelle dei giorni che vanno dalla data dell’arresto a quella del rilascio. In seguito trova lavoro come contadino. Radiato nel 1930. (G. Mangini, R. Vittori)